Citroen Airbag Takata: stop immediato per tutti i modelli ancora da riparare

Citroen Airbag Takata: stop immediato per tutti i modelli ancora da riparare
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Citroen ordina lo stop immediato di C3 e DS3, un’altra vittima sulle strade francesi per colpa di Takata
19 giugno 2025

Un nuovo tragico sviluppo riaccende i riflettori sullo scandalo degli airbag difettosi prodotti da Takata. Citroen ha ordinato l'altro ieri, 17 giugno, il blocco immediato alla circolazione di tutte le C3 e DS3 dotate dei famigerati dispositivi di sicurezza, installati sui modelli prodotti fino al 2019. Il provvedimento, che riguarda oltre 440 mila veicoli, interessa in particolare i Paesi del Nord Europa ed esclude al momento Italia, Spagna e Portogallo.

La decisione è stata presa dopo che il Ministero dei Trasporti francese ha confermato un nuovo decesso legato al malfunzionamento degli airbag Takata. A Reims, la scorsa settimana, una donna di 37 anni è morta a bordo della sua Citroën C3 del 2014: l’esplosione incontrollata dell’airbag ha provocato lesioni fatali, come già accaduto in altri casi analoghi. È la diciottesima vittima accertata in Francia riconducibile a questo difetto, che ha dato origine a una delle campagne di richiamo più estese della storia dell’automobile.

Data la situazione attuale, abbiamo deciso di mettere i veicoli in modalità 'stop drive' per accelerarne la gestione e la riparazione”, ha dichiarato Xavier Chardon, nuovo responsabile del marchio, all’agenzia France Presse. Lo stop coinvolge 441.000 unità, di cui circa 82.000 solo in Francia, alle quali si sommano quelle già interessate dalle precedenti campagne di richiamo.

Già nella primavera del 2024 Citroen aveva avviato un primo richiamo di centinaia di migliaia di vetture in una ventina di Paesi dell’Europa meridionale, inclusa l’Italia. Qui la campagna si è ormai conclusa, con la sostituzione degli airbag in quasi tutti i veicoli interessati. All’inizio del 2025 il richiamo è stato esteso anche al nord della Francia, dove si trovano circa 236.900 C3 e DS3 potenzialmente a rischio.

 

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