Daihatsu-gate: test di sicurezza non conformi, Toyota chiede scusa

Daihatsu-gate: test di sicurezza non conformi, Toyota chiede scusa
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
Scandalo Toyota-Daihatsu: test manipolati, sospese spedizioni. Impatto sulla sicurezza e reputazione nel settore auto.
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
20 dicembre 2023

Il recente scandalo che ha coinvolto Toyota e la sua controllata Daihatsu ha scosso il mondo dell'industria automobilistica. Daihatsu è stata costretta a sospendere le spedizioni dopo aver ammesso la manipolazione dei test di sicurezza in collisione su un'enorme quantità di vetture, sollevando preoccupazioni sull'integrità e sulla sicurezza dei veicoli.

Toyota, in risposta, ha promesso una "riforma fondamentale". L'indagine ha rivelato 174 irregolarità su 64 modelli, coinvolgendo anche vetture vendute sotto il marchio Toyota. La sospensione delle spedizioni di Daihatsu, impatterà non solo le produzioni giapponesi ma potrebbe influenzare anche aziende come Mazda e Subaru, clienti dei servizi di produzione offerti da Daihatsu.

La questione principale riguarda l'unità di controllo dell'airbag, dove le differenze tra le unità utilizzate nei test di collisione e quelle montate sulle vetture vendute al pubblico sono emerse. Sebbene la conformità agli standard sia stata confermata su alcuni test, i risultati dei test di collisione laterale per modelli specifici sono sotto esame.

L'indagine ha rivelato un'escalation di irregolarità a partire dal 2014, indicando una pressione significativa sui siti di produzione per raggiungere obiettivi irrealistici, generando un ambiente in cui non era possibile segnalare i problemi alla dirigenza.

Questo scandalo potrebbe compromettere la reputazione di Toyota e Daihatsu, leader nel mercato delle keicar e riconosciuti per la loro affidabilità. Daihatsu, da quando è diventata una sussidiaria di Toyota nel 2016, ha rappresentato circa il 4% delle vendite globali del gruppo.

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