Dialogo Strategico: la Commissione Ue chiude le porte alle Regioni sul futuro dell’automotive

Dialogo Strategico: la Commissione Ue chiude le porte alle Regioni sul futuro dell’automotive
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Europee escluse dal tavolo auto: le Regioni denunciano il rischio di auto cinesi sulle strade
28 agosto 2025

Niente da fare: le Regioni europee resteranno fuori dal tavolo automotive del 12 settembre 2025, convocato dalla Commissione Europea all’interno del Dialogo Strategico. La richiesta dell’Automotive Regions Alliance (Ara), che riunisce 40 territori del continente, è stata respinta.

La nostra domanda di partecipazione nasceva dalla volontà di presentare proposte condivise, frutto dei lavori portati avanti con la componentistica, la ricerca e gli stessi costruttori”, ha spiegato il presidente dell’Ara, Guido Guidesi. Le Regioni chiedevano di portare al tavolo di Bruxelles un documento comune, nato da un percorso di confronto partito proprio in Lombardia e poi allargato a tutti i membri dell’Alleanza.

Per Guidesi, l’esclusione rappresenta “un pessimo segnale”, perché significa privare il settore automobilistico europeo della voce dei territori che ospitano stabilimenti, centri di ricerca e filiere produttive. Il presidente dell’Ara è netto: “Il mancato coinvolgimento delle Regioni è uno dei fattori che ha portato la più grande industria europea al rischio di cancellazione”. Senza un cambio di rotta, avverte Guidesi, il compito dell’Alleanza in futuro potrebbe ridursi a “gestire stabilimenti dismessi e cittadini disoccupati”.

Mentre l’Europa discute sul futuro del settore, la competizione globale corre veloce. Guidesi chiude con un monito: “In compenso, avremo tante auto cinesi in giro per l’Europa”. Una frase che fotografa bene la preoccupazione diffusa: il rischio di perdere competitività a vantaggio dei colossi asiatici, in un momento cruciale per la transizione verso l’elettrico e le nuove tecnologie.

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