DTM 2018, Misano. Gara 2 a Eriksson, seguono Mortara e Rast. Zanardi quinto

DTM 2018, Misano. Gara 2 a Eriksson, seguono Mortara e Rast. Zanardi quinto
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Lo svedese porta a casa una grande prestazione mentre Di Resta allunga in campionato con lo 0 di Paffet. Mortara e Rast chiudono il podio, con Zanardi a raccogliere un quinto posto che vale oro
26 agosto 2018

Stesse condizioni per la Gara 2 nel settimo appuntamento della stagione 2018 del DTM. A Misano l’umidità non molla e le vetture sono costrette a partire con le rain, buttando un occhio alla corsia dei box a ogni giro per capire se sia già il momento di rientrare. Allo spegnimento del semaforo, Duval sbaglia la partenza e perde due posizioni a favore di Mortara e Juncadella che cercano subito di prendere il largo con le loro Mercedes AMG C63 DTM. Seguono a ruota Glock, Rast e Muller, davanti a Frijns, Di Resta e Rockenfeller. Lo scozzese si è messo dietro Paffett nelle prime curve. Adesso deve cercare di capitalizzare il più possibile. 

Non passano nemmeno 10 minuti e subito inizia il valzer ai box, con molti piloti costretti a rientrare per montare le slick, visto che il tracciato si sta progressivamente asciugando. Queste sono fasi decisive per la gara, una sosta azzeccata potrebbe voler dire trovarsi un vantaggio notevole verso la fine della corsa, a meno che il tempo non decida di fare un’altra sorpresina. Ancora una volta è Di Resta che cerca di capitalizzare, si scrolla di dosso Muller e Frijns e prende la quarta piazza. Il pilota del Team HWA sembra scatenato e Mortara è ancora in pista con le Rain. Se lo svizzero vuole salvaguardare la sua gara sarà costretto a entrare presto al box. 
 

Per Di Resta arriva invece un errore che lo riporta in ottava posizione. Adesso è tutto da rifare e tra l’altro ricomincia anche a piovere. Gara pazza a Misano e il pubblico si gode un testa a testa tra Mortara e Rast. La bella notizia arriva invece con il nostro Alex Zanardi in quarta posizione. Il pilota Bolognese non aveva ancora cambiato le gomme una volta iniziato di nuovo a piovere e ha scavalcato tutti rimanendo in pista. A portata ci sarebbe anche un risultato epico, visto il minuto di vantaggio sul quinto. Peccato per la SC che entra 35° minuto di gara per l’uscita di Lucas Auer. 

Alla ripartenza in testa ci sono la C63 AMG DTM di Mortara, la RS 5 DTM di René Rast, la vettura gemella di Frijns e la M4 di Zanardi che deve subito fare i conti con Eriksson, Duval e Di Resta. Nelle prime due posizioni invece Mortara e Rast danno vita a uno scontro epico utilizzando tutta la pista e oltre (track limits dove siete?). 
Paffett naviga in tredicesima posizione fino a quando viene coinvolto in contatto alla prima variante con Juncadella; i due si girano e perdono molte posizioni. Zanardi invece si ferma al box per un nuovo set di rain. A Scannarsi ora ci sono Rast e Di Resta con una battaglia senza esclusioni di colpi. Mortara invece conduce con 4,6” sul primo degli inseguitori. 
 

Wehrlein e Paffet, che vede allungare il rivale in campionato Di Resta, settimo a 11 minuti dalla fine. 

La bandiera a scacchi è sempre più vicina e per Mortara è il momento di cambiare gomme. Mossa azzardata che rischia di fargli perdere la testa della corsa, ma con la pioggia fuori dai giochi è chiaro che la sosta al momento giusto è come un terno al lotto. Frijns si ritrova con la gara in mano, ma deve dare il tutto per tutto per vincere. Rast ha davanti Mortara con gomme fresche e attaccarlo per lui è davvero difficile, anche se il tedesco non ha alcuna intenzione di mollare. 2 minuti al traguardo più il giro previsto dal regolamento, Eriksson tiene in testa la M4 DTM del teamRBM, seguito dalla C63 AMG del team HWA Mercedes di Mortara, poi Rast, Frijns con la prima Audi RS 5 DTM e Zanardi.
 

Si chiudono così le prime 5 posizioni, con un sogno coronato per il pilota svedese e un risultato eccezionale per il nostro portacolori. Sesto posto per Di Resta che allunga in classifica dal rivale, il britannico Gary Paffet, che chiude in 14^ piazza. Settima posizione per il poleman di giornata Loic Duval e la sua RS 5 DTM. A seguire Rockenfeller, Muller, Spengler, Wehrlein e Vittmann. 

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