È guerra fra le carrozzerie, i periti e le assicurazioni, in caso di danno ti pagano meno

È guerra fra le carrozzerie, i periti e le assicurazioni, in caso di danno ti pagano meno
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
Periti e carrozzerie denunciano: manovre per ridurre stime dei danni e costi degli interventi
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
20 marzo 2023

Da Aiped (Associazione Italiana Periti Estimatori Danni) e Federcarrozzieri, che rappresenta le autocarrozzerie italiane arriva una denuncia congiunta contro le compagnie di assicurazioni. Spiega Luigi Mercurio, presidente dell'Aiped:

"L’attività peritale, nel rapporto con le mandanti assicurative, incorre in alcune gravi criticità sul fronte delle perizie volte a consentire una quantificazione economica del danno subito dalle auto in caso di sinistri. Come noto la normativa vigente attraverso l’art. 156 del D.lgs.n. 209/2005 Codice delle assicurazioni private definisce la professione del perito in ambito assicurativo come attività rivolta “all’accertamento e alla stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti”. L’attività del perito assicurativo è quindi determinare e stimare il danno sotto il profilo tecnico, individuando le sostituzioni e/o le riparazioni necessarie, valutando altresì l’eventuale anti-economicità di tali riparazioni. Esula invece del tutto dall’attività del perito assicurativo l’individuazione o la stima del costo orario aziendale delle imprese di autocarrozzeria, che costituisce elemento distinto dalla stima del danno.

Nonostante tali prescrizioni di legge, le compagnie di assicurazioni impongono ai periti di eseguire valutazioni relative ai costi orari di manodopera esposti dalle autocarrozzerie e a quelle dei materiali di consumo (come i pezzi di ricambio) che tuttavia non costituiscono oggetto diretto dell’attività professionale del perito assicurativo, poiché ciascun autoriparatore, in virtù della libertà imprenditoriale, adotta la propria tariffa per la manodopera nell’ambito del mercato di riferimento. Una pratica questa che porta a sottostimare i costi di manodopera mediamente del 15/20%, quelli dei materiali vernicianti del 25%, con la conseguenza che in caso di sinistro un automobilista ottiene un risarcimento inferiore in media di circa 200/300 euro rispetto il valore corretto."

Federcarrozzieri aggiunge, poi, spiegando che quelle evidenziate dall'Aiped sono pratiche atte a diminuire il costo gravante sulle compagnie assicurative, calcoli approssimativi che usano materiali low cost e prezzi di manodopera ribassati che arrecano solo danno.

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