È morto Ercole Spada, genio del design italiano tra Zagato, BMW, Fiat e Alfa Romeo

È morto Ercole Spada, genio del design italiano tra Zagato, BMW, Fiat e Alfa Romeo
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Addio a uno dei più influenti stilisti dell’automobile del Novecento. A lui si devono icone come l’Aston Martin DB4 GT Zagato, la BMW Serie 5 E28 e la Fiat Tipo.
4 agosto 2025

Il mondo dell’automobile piange la scomparsa di Ercole Spada, uno dei più grandi designer italiani del dopoguerra. L’architetto delle linee tese e delle “code tronche” si è spento all’età di 88 anni, lasciando un’eredità stilistica profonda, che ha saputo coniugare rigore tecnico, eleganza sportiva e senso industriale della forma.

Nato a Busto Arsizio nel 1937, Spada iniziò giovanissimo la sua carriera alla Carrozzeria Zagato, dove firmò nel 1961 la sua prima creazione: la Aston Martin DB4 GT Zagato. Fu l’inizio di un sodalizio destinato a cambiare il volto delle granturismo europee.

Tra le sue opere più celebrate in quegli anni spiccano la Lancia Flavia Sport, la Fulvia Sport Zagato, la rarissima Lamborghini 3500 GTZ e soprattutto le Alfa Romeo Giulia TZ e Junior Zagato, contraddistinte dal celebre taglio “a coda tronca” ispirato agli studi aerodinamici di Wunibald Kamm. Questo tratto divenne il suo segno riconoscibile, un manifesto di funzionalità e stile.

Nel 2007, ormai oltre i settant’anni, Spada tornò a stupire con un progetto personale: la Spada Codatronca, una fuoriserie estrema disegnata insieme al figlio Paolo all’interno della loro azienda Spadaconcept. Equipaggiata con un motore V8 da 7 litri di origine GM, telaio in alluminio e carrozzeria interamente in fibra di carbonio, la Codatronca fu anche proposta in versione barchetta con il nome Monza.

Dopo l’esperienza in Zagato, ha firmato progetti per BMW, tra cui la Serie 5 E28 e la Serie 7 E32, contribuendo alla definizione del linguaggio formale tedesco degli anni ’80. Entrato successivamente nello studio torinese I.DE.A Institute, divenne protagonista della rivoluzione stilistica nel Gruppo Fiat tra anni Ottanta e Novanta. Suo il tratto di vetture popolari ma innovative come la Fiat Tipo (Auto dell’Anno 1989), la Tempra, la Lancia Dedra, la Delta seconda serie e l’Alfa Romeo 155.

Il suo talento si espresse anche alla corte americana della Ghia, dove da direttore del design diede vita nel 1970 alla sportiva Ford GT70. La sua ultima creazione per Zagato fu la visionaria FZ93, prototipo del 1992 su base Ferrari 512 TR, esempio estremo del design italiano degli anni Novanta.

Ercole Spada non era soltanto un designer, ma un pensatore dell’auto, capace di passare con disinvoltura dalla scultura aerodinamica di una granturismo alla razionalità produttiva di una compatta da famiglia. Il suo segno ha attraversato generazioni, scuole e marchi, senza mai perdere in coerenza o profondità. Con lui se ne va uno degli ultimi grandi protagonisti di un’epoca irripetibile dell’automobile italiana.

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