Ecco perché alla maggior parte dei milanesi l'Area B non piace

Ecco perché alla maggior parte dei milanesi l'Area B non piace
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  • di Luciano Lombardi
Secondo un'indagine Ipsos, la percezione dei benefici derivanti dall'aver esteso la zona a traffico limitato è bassa, sia in termini di inquinamento che nella viabilità cittadina
  • di Luciano Lombardi
7 febbraio 2020

Dell'Area B, l'iniziativa voluta dal Comune di Milano come uno dei tanti possibili rimedi per ridurre il traffico e l'inquinamento cittadino ne abbiamo parlato diffusamente. A partire da qui e continuando poi a tenere traccia dei suoi effetti. Per esempio qui. E anche qui.

Gli elementi per poter fare un primo bilancio serio sulle conseguenze della sua applicazione sono ancora pochi, mentre i tempi sembrano già quelli giusti per tastare un po' il polso dei milanesi.

Sentiment lo chiamano gli esperti delle ricerche di mercato e l'ultimo in ordine di tempo è quello che emerge da un sondaggio di Ipsos.

Stando ai dati diffusi la percezione sui benefici apportati dall'iniziativa allo stato di salute della città è molto bassa: secondo la maggioranza dei milanesi, il 60 per cento per l'esattezza, l'inquinamento è rimasto uguale.

Sensazioni, appunto, al netto di ogni riscontro scientifico. Più attendibile è invece il dato che riguarda il traffico e la viabilità. Anche in questo caso, seppure con una percentuale leggermente più bassa (siamo al 55 per cento), per chi chi vive in città sono rimasti immutati.

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