Ferrari Elettrica, le parole di Benedetto Vigna: "Vogliamo dimostrare che possiamo garantire il piacere di guida anche con l’elettrico"

Ferrari Elettrica, le parole di Benedetto Vigna: "Vogliamo dimostrare che possiamo garantire il piacere di guida anche con l’elettrico"
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“Esplorare l’elettrico è un imperativo, non un’opzione”. Così Benedetto Vigna, CEO Ferrari, presenta la Rossa che segna una nuova era
9 ottobre 2025

In Ferrari siamo audaci nel definire i limiti del possibile. Come leader del mercato, dobbiamo farlo, è una nostra responsabilità”. Benedetto Vigna, CEO della casa di Maranello, all’atto della prima parte della presentazione della prima Ferrari 100% elettrica della storia, spiega come esplorare questa tecnologia fosse un imperativo. “Certo, altri stanno avendo problemi con l’elettrico. Ma noi dobbiamo innovare. Vogliamo dimostrare al mondo che possiamo garantire il piacere di guida anche con l’elettrico”.

L’innovazione è parte del nostro DNA. Il nostro fondatore nel 1947 avrebbe potuto prendere diverse strade. Scelse il V12, che all’epoca era prodotto da una sola casa, Packard, che nell’arco di pochi anni sarebbe fallita, lasciando Ferrari come unico produttore di questa tipologia di motori. Fu un grande successo, anche se in molti ritenevano che sarebbe stato un fallimento”. 78 anni dopo, sono stati svelati i primi dettagli di un modello la cui storia affonda radici ormai lontane nel tempo.

Il nostro percorso di elettrificazione cominciò nel 2009. Guardiamo a quello che fanno gli altri, ma così come fu per il nostro fondatore 78 anni fa, percorriamo la strada secondo i nostri tempi. Avevamo promesso di svelare l’auto nell’ultimo trimestre del 2025, ed eccoci qui. Crediamo che ci sia un modo di creare qualcosa di unico anche con i powertrain elettrici. Altri potrebbero perseguire scopi differenti, ma il nostro obiettivo è quello di sfruttare ogni tecnologia in una maniera unica, per il piacere di guida dei nostri clienti. Con questo modello, poi, vogliamo avvicinare una clientela che acquisterebbe una Ferrari solo se fosse elettrica”.

La Ferrari ha pensato sì alla sua prima elettrica come ad un modo per avvicinare una clientela che non acquisterebbe mai una Ferrari “standard”. Ma Vigna spiega che anche chi ha già scelto la Rossa è interessato. “Abbiamo già cominciato a dialogare con alcuni clienti, ma delle discussioni più approfondite inizieranno verso febbraio-marzo. Non c’è un pattern di clientela a livello geografico o anagrafico. Ci sono trentenni e sessantenni, asiatici, americani ed europei, collezionisti e clienti nuovi. Ci sono diversi collezionisti che si fidano di noi, della nostra capacità di trasmettere emozioni uniche”.

Se la vettura fosse in grado di fare ciò che pensiamo che possa fare, sarà accettata di buon grado anche da chi è già nostro cliente. Posso dirvi che diverse persone hanno apprezzato il fatto che non abbiamo sviluppato una supercar elettrica. Nel momento in cui cominciammo a sviluppare questo modello, la chimica delle celle delle batterie non era abbastanza avanzata per creare una supercar che garantisse il massimo delle performance”. Della futura Ferrari elettrica sappiamo che sarà una quattro porte, come la GTC4Lusso e la Purosangue. Ma dei dettagli del bodywork Vigna non vuole parlare, così come di un altro dettaglio chiave del modello.

Per il momento, chiamatela Ferrari elettrica. Il lusso va a braccetto con il riserbo, l’esclusività, l’appetibilità”, spiega. Non c’è invece mistero dell’influsso di Jony Ive sul progetto. “Abbiamo collaborato con un’azienda che conosco molto bene, avendo lavorato spesso in passato nella Silicon Valley. Non c’è nulla di misterioso, è un dato di fatto. Si chiama LoveFrom. Lo dicemmo per la prima volta un paio di anni fa, non si tratta di un’indiscrezione”, ha spiegato Vigna a chi chiedeva delucidazioni sulla “paternità” del modello.

Vigna ha voluto precisare un’altra cosa. “Non abbiamo scelto di presentare la macchina in tre fasi perché siamo in ritardo. Lo sviluppo della macchina è congelato”, ha sottolineato, prima di rivelare un aneddoto curioso. “Nella notte tra lunedì e martedì abbiamo fatto provare la macchina a John Elkann e ad altri colleghi. Bisogna farlo per forza in quelle circostanze, perché si trattava della vettura senza camuffamenti”. Per ora la vera forma della Ferrari elettrica si muove solo con il favore delle tenebre. Ma il prossimo anno la scopriremo in tutti i suoi dettagli.

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