World Design Contest 2011: i disegni dei vincitori

World Design Contest 2011: i disegni dei vincitori
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Emiliano Perucca Orfei
Cinquanta scuole, sette finaliste, tre progetti sul podio. Il concorso di design organizzato dalla Rossa ha prodotto tante idee e metterà a disposizione uno stage presso il Centro Stile ad ognuno dei vincitori. Scopriamo assieme le proposte delle scuole di design vincenti
21 luglio 2011

Dal World Design Contest 2011 non sono emersi solamente modelli ed idee che potrebbero caratterizzare alcuni modelli Ferrari del futuro.

Il contest, organizzato come una competizione tra le cinquanta migliori scuole di design mondiali, ha dato infatti la possibilità a giovani designer (veri protagonisti del concorso) di mostrarsi agli occhi del mondo con progetti originali non solo nelle forme ma anche nei contenuti tecnici attorno ai quali essi sono stati sviluppati.

Dev'essere stato molto difficile per la giuria capitanata dal Responsabile del Centro Stile Ferrari - Flavio Manzoni - scegliere tra le centinaia di idee pronte a giocarsi la vittoria e, come sottolineato dagli stessi vertici Ferrari, le sette scuole ed i relativi designer che sono poi arrivati a Maranello per la "finale" avrebbero tutte meritato la vittoria.

Di fatto il classico podio aveva bisogno di protagonisti, così come avevano bisogno di nominativi i contratti di stage ed i premi in denaro da assegnare alle migliori proposte, che ora andreamo a mostrare nel dettaglio.

1° posto: Eternità (Università di Hongik, Seoul)

Eternità Seoul
Eternità è la vincitrice del concorso di design organizzato da Ferrari. E' stata realizzata da studenti coreani

Firmata dai sudcoreani Kim Cheong Ju, Ahn DRE e Lee Sahngseok, la vettura ha la caratteristica di essere estremamente elegante e sinuosa nello stile. Realizzata utilizzando leggere superfici a "strati di carbonio", il modello si ispira - a detta dei designer - ad alcuni elementi delle Ferrari di F1 e guarda con grande attenzione all'efficienza dinamica.

A riguardo possiamo dire il propulsore che prende posto nella vettura è elettrico ed alimentato per mezzo di una cella combustibile ad idrogeno. Al movimento del veicolo contribuisce anche un volano, ben visibile anteriormente, che svolge meccanicamente le funzioni di recupero d'energia solitamente affidate ad un gruppo moto/alternatore che solitamente immagazzina energia in specifici pacchi batteria e la riutilizza quando necessario.

L'Università di Hongik (istituto privato nato nel 1946) ha presentato al concorso anche l'asimmetrica P27 e la F-Estetico, che ha la caratteristica di avere la carrozzeria studiata per fornire energia in fibra di carbonio attraverso l'utilizzo di un sottile strato di litio posto sopra la classica fibra di carbonio.

2° posto: Xezri (Istituto Europeo di Design IED, Torino)

Xezri ied torino
Elegante e sinuosa la Xezri è firmata Samir Sadikhow, studente azerbaigiano dello IED di Torino

Disegnata da Samir Sadikhov (Azerbaigian) la vettura ha la caratteristica, come la Eternità, di non essere estrema ma allo stesso tempo più elegante di altri progetti visti al concorso.

Secondo chi l'ha disegnata si tratta di una Ferrari disegnata dal vento oltre che di "Bellezza agitata dal vento". Un concetto, quest'ultimo, che esprime meglio di qualunque altro l'impegno nella ricerca aerodinamica, che si concretizza non solo in forme futuristiche ma anche in dettagli decisamente personali e funzionalità tecniche interessanti: parliamo, ad esempio, dell'alettone posizionato sul tetto che si solleva superati i 200 km/h assicurando da un lato carico aerodinamico e dall'altro il corretto raffreddamento del motore, grazie alla "momentanea comparsa" di una specifica presa d'aria.

Lo IED di Torino ha presentato anche la interessante Ferrari 540 Pegaso e la Ethesian, che nasce con l'idea di essere una one-off per un cliente alla ricerca di un modello unico, estremo e tecnologico.


3° posto: Cavallo Bianco (Royal College of Art, Londra)

Cavallo bianco Royal College Art
Nata per incontrare le esigenze dei clienti russi e cinesi, Cavallo Bianco è stata disegnata presso la Royal College of Art di Londra

Disegnata da Henry Cloke (UK) e Qi Haitao (PRC), la vettura è classificata come una "hypercar invernale", ovvero studiata per dare il meglio di sé sulla superficie ghiacciata di un lago o lungo percorsi montani o più in generale contraddistinti da temperature basse. Lo studio è stato pensato per venire incontro ad una ipotetica clientela russa o cinese ed "utilizza" un motre turbo a quattro cilindri alimentato a bio-etanolo combinato ad un motore elettrico studiato per eliminare il turbo-lag ed assicurare, quindi, il massimo piacere di guida e maggior sicurezza su qualsiasi tipo di fondo.

La scuola britannica, che al proprio interno ha una specifica sezione "Vehicle Design", ha presentato anche la muscolare P425 e la più sportiva hypercar elettrica GTE.

Questo è il futuro?

Tutti i progetti, sviluppati secondo le poche direttive imposte da Ferrari (biposto, 4.2-4.7 metri min-max e quattro ruote), propongono soluzioni estremamente interessanti per il futuro della Rossa anche se lo stesso Montezemolo nel corso della manifestazione di premiazione ha tenuto a sottolineare come il futuro della Casa di Maranello non sia strettamente legato a vetture così estreme, ma anche a prodotti più facili ed estremamente performanti al capo dei quali vi sono la V8 California e la V12 FF. Il futuro della Rossa, insomma, è tutto da scoprire e come ben spiegato dai vertici della Rossa sarà caratterizzato nelle prossime stagioni da novità "incredibili".

 

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