Ford accusa il colpo: dazi di Trump pesano per 1,5 miliardi e l'utile crolla del 65% nel primo trimestre

Ford accusa il colpo: dazi di Trump pesano per 1,5 miliardi e l'utile crolla del 65% nel primo trimestre
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Il ritorno dei dazi voluti dall’amministrazione Trump comincia a farsi sentire nei bilanci delle case automobilistiche americane
6 maggio 2025

Ford ha annunciato un drastico calo del 65% dell’utile netto nel primo trimestre 2025, pari a 471 milioni di dollari, rispetto allo stesso periodo del 2024. Una flessione che ha spinto il marchio dell’Ovale Blu a sospendere le previsioni sugli utili per l’intero anno, citando come principale causa l’impatto dei nuovi dazi sull’importazione di veicoli e componenti.

Secondo quanto comunicato, i dazi introdotti costeranno all’azienda circa 1,5 miliardi di dollari nel 2025. Il peso lordo stimato è addirittura di 2,5 miliardi, ma Ford prevede di compensarne una parte, circa un miliardo, attraverso misure correttive. Tra queste, l’utilizzo di trasportatori in transito vincolato (bonded carriers) per spedire veicoli e parti dal Messico al Canada passando per gli Stati Uniti, evitando così l’applicazione immediata dei dazi.

Il fatturato del primo trimestre è calato del 5%, attestandosi a 40,7 miliardi di dollari, mentre l’EBIT rettificato (utili prima di interessi e tasse) è sceso del 63% a 1 miliardo di dollari. Il calo, spiegano da Ford, è dovuto anche ai fermi produttivi legati al redesign dei SUV Expedition e Lincoln Navigator.

Nonostante tutto, l’amministratore delegato Jim Farley ha sottolineato che i fondamentali dell’azienda restano solidi: "Stiamo rafforzando il nostro core business con una qualità significativamente migliorata e il terzo trimestre consecutivo di riduzione dei costi anno su anno, al netto dell’impatto dei dazi".

 

Le performance dei vari rami aziendali

Il comparto Ford Pro, dedicato ai veicoli commerciali, ha generato 1,3 miliardi di dollari di utile operativo, in calo del 56% rispetto al 2024, a causa di minori volumi e prezzi più bassi nel settore flotte. Il fatturato è sceso del 16% a 15,2 miliardi.

Il ramo Ford Blue, che comprende i modelli a combustione interna, ha registrato un utile di appena 96 milioni di dollari (–89%) su un fatturato di 21 miliardi (–3%). Il comparto elettrico Model e ha riportato perdite per 849 milioni di dollari, in miglioramento rispetto al miliardo e 300 milioni di rosso dello stesso periodo del 2024, grazie a un aumento del 15% delle vendite retail di veicoli elettrici negli Stati Uniti.

Nonostante l’impegno nella riduzione dei costi (1 miliardo previsto nel 2025, esclusi i dazi), Ford ha deciso di sospendere le previsioni per l’intero anno. Il motivo? I rischi sostanziali a breve termine, tra cui:

  • possibili interruzioni nella catena di approvvigionamento

  • ulteriori dazi o modifiche nella loro applicazione

  • ritorsioni commerciali da parte di altri Paesi

  • incertezze su normative fiscali e ambientali

Secondo Ford, senza l’impatto dei dazi, l’azienda sarebbe stata in linea con le stime precedenti di 7–8,5 miliardi di dollari di EBIT rettificato per il 2025. Inoltre, il titolo Ford ha perso il 2,3% nel trading after-hours, scendendo a 9,94 dollari per azione.

Infine, per il 2025, Ford prevede che le vendite di veicoli leggeri negli USA si attesteranno a 15,5 milioni di unità, circa 500.000 in meno rispetto alle precedenti stime, con un aumento medio dei prezzi dell’1–1,5% nella seconda metà dell’anno per effetto dei dazi.

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