Giaguaro: la berlina-coupé secondo Marco Schembri

Giaguaro: la berlina-coupé secondo Marco Schembri
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Marco Schembri, designer siciliano ventunenne, ci propone la Giaguaro, una vettura che presenta le tipiche linee di una berlina-coupé e che prende ispirazione dai modelli del marchio britannico Jaguar
19 gennaio 2012

Marco Schembri ha già avuto modo di farci conoscere il suo concetto di vettura sportiva presentando la Comet, un’automobile che nelle forme e nelle proporzioni trae ispirazione esplicitamente dalle vetture più celebri costruite a Maranello.

Marco, studente di 21 anni presso la Facoltà di Disegno Industriale dell’Università degli Studi di Palermo, porta con sé fin da quando era bambino il sogno di diventare un car designer e oggi, grazie agli insegnamenti del Professor Giuseppe Dalli Cardillo, è riuscito a creare i primi progetti tridimensionali di quelle auto, che fino a quel momento aveva potuto riprodurre solo su fogli di carta.

Merito anche dell’avanzato software utilizzato da Marco, denominato 3d Studio Max, che sebbene non si dimostri facile e immediato da utilizzare, consente di realizzare progetti in 3D, immersi in un’ambientazione reale.

La Giaguaro di Marco

Il secondo progetto che ci presenta Marco si chiama Giaguaro, perché è una vettura che si ispira volutamente ai modelli Jaguar, come dice lo stesso Marco: «Ho reputato che la Giaguaro presentasse alcuni tratti stilistici che richiamano chiaramente il family feeling della Jaguar e per questo motivo ho deciso di chiamarla in una maniera così evocativa.»

Com’è fatta 

La vettura presenta una sezione frontale contraddistinta da un’ampia calandra centrale di forma trapezoidale, mentre alle estremità del paraurti trovano posto due prese d’aria, che vanno a creare un’unica forma ovalizzata con i gruppi ottici.


La fiancata si distingue per i grandi cerchi in lega cromati a cinque razze e presenta il profilo tipico di una berlina-coupé, con il tetto che si abbassa notevolmente all’altezza delle portiere posteriori.

La sezione posteriore si contraddistingue per un’importante nervatura che va a formare un piccolo spoiler e per i particolari gruppi ottici che si sviluppano orizzontalmente, mentre l’ampio paraurti dalle forme morbide e arrotondate ospita lo spazio per la targa e per i due terminali di scarico.

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