La Comet di Marco Schembri

La Comet di Marco Schembri
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Marco, 21 anni, studente presso la Facoltà di Disegno Industriale di Palermo, ci presenta la Comet, una vettura sportiva che si ispira esplicitamente alla più celebri vetture del Cavallino
19 gennaio 2012

La Redazione di Automoto.it propone un nuovo progetto di un giovane designer, Marco Schembri, studente di 21 anni che frequenta il terzo anno della Facoltà di Disegno Industriale dell’Università degli Studi di Palermo.

Marco ci ha sottoposto quattro diversi progetti, alcuni che si ispirano eplicitamente a modelli esistenti, altri che rappresentano invece la sua pura immaginazione tradotta in forme, linee e colori.

Marco confessa che progettare automobili ha sempre rappresentato la sua più grande ambizione, ma si è dimostrato consapevole delle crescenti difficoltà che sta attraversando il settore del car design e delle limitate possibilità che può offrire un settore così specialistico e altamente qualificato.

Per questo motivo ha deciso di scrivere alla Redazione di Automoto.it, al fine di ottenere una maggiore visibilità per i suoi progetti e per comunicare la sua idea in merito al car design, che secondo Marco, rappresenta la vera essenza di un’automobile.

Conosciamo il nostro giovane designer

Di Marco Schembri

Prima di tutto volevo porvi i miei più sentiti ringraziamenti per l’attenzione dedicatami. Mi chiamo Marco Schembri, sono nato a Sant'Agata Militello e ho 21 anni. Sono iscritto al terzo anno del corso di laurea in Disegno Industriale a Palermo.


Sicuramente è ormai noto come siano sempre crescenti le difficoltà di noi giovani designer per poter emergere o più semplicemente per farci notare all’interno del mercato internazionale. Su questo fronte la Sicilia non offre ampie opportunità, ma il motivo per cui mi sono iscritto in questa Facoltà è principalmente quello di riuscire a semplificare la vita degli altri.

Questo significa per me realizzare prodotti di uso e consumo, che siano espressione di una cultura che tende a migliorarsi nel tempo attraverso una semplificazione su tutti i fronti. Se mi chiedessero di realizzare una sedia, sicuramente concepirei un progetto già esistente o palesemente simile a un altro, ma un’auto?

Un’auto può avere lo stesso colore, lo stesso motore, ma il design che caratterizza ogni singola vettura è la vera componente che genera emozioni nelle persone, è quel qualcosa che contribuisce a creare la personalità di chi la guida.

Come nascono i miei progetti

Fin da piccolo schizzavo a matita alcune automobili. Per questo motivo ho scelto questo corso di laurea. Negli anni ho appreso in maniera efficiente gli insegnamenti del Professor  Giuseppe Dalli Cardillo e con dedizione e impegno sono riuscito a ricreare ciò che era nella mia mente, attraverso un software 3d.


Il programma principale che utilizzo è 3d Studio Max, che accorpato a tecniche di grafica raster e vettoriale, mi ha consentito di rendere i miei rendering sempre più corrispondenti alla realtà. Il motore di rendering è vray 2.0 adv e la tecnica utilizzata nel maggiore dei casi è l’ HDRI. La linea dominante nei miei progetti vuole di proposito essere aggressiva, cercando però di non perdere quelle che sono altre fondamentali caratteristiche di un’auto, come eleganza e semplicità.

La Comet di Marco

Il primo modello proposto si chiama Comet ed è un’auto sportiva, che si ispira volutamente alle vetture Ferrari (come la 599 GTB, ndr), ma che mostra alcune modifiche sostanziali sia agli esterni che agli interni.


La particolarità del cofano è rappresentata da una presa d’aria con una particolare forma a“Y” che si sviluppa verso il parabrezza, che ha l’obiettivo di conferire aerodinamicità e un tratto di particolarità  alla vettura nel suo complesso.

La parte anteriore si caratterizza per i particolare gruppi ottici a LED che ricordano vagamente quelli della 458, mentre la sezione posteriore si contraddistingue per il terminale di scarico triangolare posizionato in posizione centrale.

 

 

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