GT Sport, Mount Panorama con Giorgio Mangano [Video]

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Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
Grazie al velocissimo simracer del team Williams Esports scopriamo nel dettaglio come affrontare il temibile circuito australiano
  • Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
16 maggio 2019

Dopo l'incredibile hotlap a Tokyo Expressway Giorgio Mangano, finalista del FIA Gran Turismo Championship 2018, torna in esclusiva per Automoto.it a mostrarci come diventare un top driver su Gran Turismo Sport, il gioco di corse in esclusiva PlayStation 4.

Protagonista di questo speciale è il circuito australiano di Mount Panorama (più comunemente chiamato Bathurst) dove il simracer italiano ci mostrerà un giro veloce esplicativo a bordo della BMW M6 GT3.

Mount Panorama

Le caratteristiche principali di questo circuito sono i due rettilinei dove si raggiungono velocità di punta elevate e gli incredibili saliscendi della parte centrale senza vie di fuga.

Come ci ha dimostrato Giorgio Mangano (Williams_Gio) è molto importante gestire i trasferimenti di carico della vettura nel secondo settore e sfiorare i pericolosissimi muretti. Bisogna avere un vero e proprio sangue freddo virtuale per essere veloci sul circuito di Bathust, nella realtà? Uno dei tracciati più difficili al mondo anche a causa delle temperature torride.

Immancabile un bel training per comprendere i limiti della pista e della vettura, anche se non si rischia di rimanere coinvolti in brutti incidenti come nella realtà il minimo errore può facilmente mandare in fumo il vostro giro veloce o addirittura la vostra gara. 

I punti chiave

I punti chiave del circuito di Bathurst sono 5 e ben distribuiti su tutto il tracciato: 

  • La curva "Quarry": in salita e molto complessa da affrontare perchè non si vede l'uscita di curva, coperta dai muretti. Qui è importante prendere subito la corda e aspettare il momento giusto per aprire il gas sfruttando poi il cordolo esterno;
  • La curva "The Cutting": spettacolare e molto ostica perchè si arriva da curva tre con una discreta velocità e bisogna lasciar scorrere la macchina. Essendo in pendenza è necessario un ottimo bilanciamento della frenata della vettura ed un piede sensibile, non è così raro perdere il controllo dell'auto a causa della combo beccheggio e rollio;
  • "McPhillamy Park": dove bisogna modulare il gas alla perfezione per mantenere una buona percorrenza sfruttando poi il cordolo esterno. Qui le sospensioni sono messe a dura prova;
  • Sezione "The Esses": il tratto più difficile del circuito dove si realizza veramente il tempo. Cuciti ai muretti bisogna affrontare una serie di chicane in discesa sfruttando ogni centimetro di pista e, la più piccola incertezza, può terminare in un brutto incidente;
  • "The Chase": la chicane subito dopo il Conrod Straight dove si arriva ad oltre 270 km/h.  Essendo in salita bisogna anche qui fare attenzione ai trasferimenti di carico e aggredire i cordoli prima di giungere all'ultima curva.

Con un tempo di 2.00.357 Giorgio Mangano conclude il suo velocissimo hotlap.

Il prossimo appuntamento è fissato tra due settimane per un nuovo video insieme al simracer italiano e siamo fiduciosi che questa piccola rubrica possa dare dei veri riferimenti ai piloti amatoriali che cercano i propri limiti.

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