Il carro funebre del Principe Filippo è un Land Rover costruito secondo le sue direttive

Il carro funebre del Principe Filippo è un Land Rover costruito secondo le sue direttive
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Il feretro del Duca di Edimburgo, morto lo scorso 9 aprile all’età di 99 anni, verrà trasportato nella cappella di San Giorgio su di un Land Rover costruito appositamente seguendo le indicazioni dettate dallo stesso Filippo
12 aprile 2021

I funerali del Principe Filippo, morto lo scorso 9 aprile all’età di 99 anni, verranno celebrati sabato 17 aprile alle ore 15.00. Il consorte della Regina Elisabetta non riceverà i tradizionali funerali normalmente riservati alla famiglia reale principalmente per due ragioni. Il Duca di Edimburgo infatti ha espressamente chiesto che non fosse messa in atto una cerimonia di stato, oltre al fatto che a causa della pandemia non sono ancora consentiti assembramenti di alcun tipo.

Quello a cui il Principe Filippo non ha voluto rinunciare, da grande appassionato d’automobili, è un carro funebre costruito ad hoc. Il feretro del Duca infatti verrà trasportato dal Castello di Windsor alla Cappella di San Giorgio con una Land Rover fatta costruire appositamente per l’evenienza secondo precise indicazioni dello stesso Filippo.

La famiglia reale nel 1972 con un Land Rover.
La famiglia reale nel 1972 con un Land Rover.

Anche se al momento Buckingham Palace non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, i tabloid inglesi suggeriscono che il carro funebre sarà molto simile al Land Rover Defender 130 Gun Bus (in copertina) commissionato dal Principe nel 2005. Una scelta con cui il Principe ha voluto omaggiare l’icona del fuoristrada britannico.

Delle 800 persone previste ai funerali ce ne saranno soltanto 30, tra cui il Primo Ministro Boris Johnson che si è offerto di cedere il suo posto ai famigliari. Nel mentre, la Regina Elisabetta ed il resto della famiglia reale sono entrati in due settimane di lutto, mentre il Regno Unito ha stabilito il lutto nazionale per otto giorni. Questo prevede bandiere a mezz’asta, presentatori televisivi vestiti in nero e l’impossibilità da parte del Parlamento britannico di approvare nuove leggi.

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