Il robottino MG: "tamagotchi" con intelligenza artificiale

Il robottino MG: "tamagotchi" con intelligenza artificiale
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La tecnologia dei nuovi assistenti in auto vocali mette a disagio? Sono più "umani" se dai loro un volto, oltre alla voce.
23 dicembre 2021

La tecnologia spinta come quella degli assistenti vocali super connessi ha bisogno di diventare un po' più "umana" nell'interagire con le persone in auto; lo dimostra il fatto che dai guidatori vengono usati poco e con insoddisfazione. Se ne sono accorti per primi i giapponesi, che hanno implementato queste forme di intelligenza artificiale all'intero di robot vagamente umanoidi, più accettabili di un semplice schermo. Sembra che quest'idea abbia preso piede anche alla MG (Morris Garage) storico marchio british ma ora cinese (della SAIC) che da poco ha iniziato a vendere modelli anche in Italia. 

Sulla loro suv media Astor (in vendita in India) ha fatto la sua comparsa questo mini-umanoide, un display oled grande come un tamagotchi che si muove e cambia espressione a seconda del comando ricevuto. Può interagire con quasi tutti gli attuatori dell'auto e si attiva con la classica parola "Hello Astor" come molti già presenti (Ehi Mercedes, per esempio).

Può leggere le ultime notizie, rispondere alle domande, e anche raccontare barzellette, ma in questo non è molto diverso da quanto già fanno i personal assistant, primo fra tutti Google. Ma Astor scuote la testa, sorride, strizza gli occhi: insomma "reagisce" quasi umanamente, e a quanto dicono gli psicologi questa sua componente ludica invoglia molto di più le persone ad utilizzarlo. Con un riflesso positivo sulla distrazione alla guida. 

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