In arrivo da Fiat un poker di auto elettriche

In arrivo da Fiat un poker di auto elettriche
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Ad annunciarlo è stata la stessa azienda torinese durante l’EV Day 2021 di Stellantis. La prima, con tutte le probabilità, sarà Fiat Panda, a cui potrebbe seguire la nuova serie di Fiat Punto
9 luglio 2021

L’EV Day 2021 del Gruppo Stellantis ha puntato il faro sulle prossime mosse di Fiat in termini di elettrico, così come di Abarth che dal 2024 produrrà soltanto veicoli a zero emissioni. Un traguardo che la Casa del Lingotto si prepara ad affrontare in 5 anni a partire dal 2025, cominciando subito (dal 2022) con i veicoli commerciali, ognuno dei quali verrà offerto anche in versione elettrificata. L’obiettivo del marchio è comunque quello di offrire auto a batteria allo stesso prezzo di quelle endotermiche, una sfida che può essere vinta anche grazie alle diverse sinergie con il resto del gruppo Stellantis.

Ad ogni modo Fiat ha annunciato quattro nuovi modelli a zero emissioni, a cominciare da Panda (che potrebbe basarsi sul concept Fiat Centoventi visto a Ginevra 2019) ed altre tre vetture, tra cui dovrebbe esserci la nuova Fiat 500X. Al contempo è possibile che la casa torinese decida di riesumare Fiat Punto in un’inedita veste elettrica dopo averne fermato la produzione nel 2018, anche se potrebbe trattarsi di una Tipo con piattaforma rivista. A Panda, 500X e ad una berlina compatta dovrebbe poi aggiungersi un nuovo B-SUV prodotto a Tychy, in Polonia.

La sensazione
tuttavia è che per conoscere nel dettaglio motori, soluzioni tecniche e prezzi del nuovo poker elettrico bisognerà attendere ancora almeno fino al 2022, quando si saranno sciolti buona parte dei nodi su piattaforme e richieste di mercato.

Nei piani di Stellantis è stata però confermata una “Gigafactory” a Termoli, dove assieme ad altri quattro stabilimenti tra Europa e Nord America verranno prodotte le batterie per le vetture del gruppo. L’obiettivo è ambizioso, in quanto Stellantis punta a vendere una quota di veicoli elettrificati pari al 70% in Europa ed al 30% negli Stati Uniti entro il 2030.

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