Incentivi e ambiente: i risultati di una ricerca ANFIA e UNRAE

Incentivi e ambiente: i risultati di una ricerca ANFIA e UNRAE
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Svelati i risultati di "Mobilità e ambiente in una visione integrata di sistema"
24 dicembre 2007

Partendo dalle conclusioni dello studio “Mobilità e ambiente in una visione integrata di sistema”, realizzato dal CSST (Centro Studi Sistemi di Trasporto) e presentato oggi a Bologna durante il Convegno promosso dal Centro Studi Promotor, ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) hanno evidenziato la valenza positiva degli incentivi statali nel corso del 2007.

Oltre ai vantaggi di natura economica in termini di sostegno alla crescita del PIL nazionale, gli incentivi hanno consentito la demolizione di circa 500.000 vetture Euro0 ed Euro1, sostituite con vetture nuove Euro4 di piccola cilindrata con emissioni di CO2 fino a 140 g/Km. Ne sono conseguiti – secondo lo studio del CSST – benefici ambientali pari a una riduzione, rispetto alle vetture sostituite, del 30% di CO2 (circa 200mila tonnellate/anno di minori emissioni) e del 40% di particolato (PM10), valore quest’ultimo che sale a quasi il 90% in un confronto diesel-diesel.
Si stima che il parco circolante nel 2007 sia aumentato di circa 200.000 unità, il valore più basso da quando è iniziata in Italia la motorizzazione di massa. Quindi, l’effetto delle complessive rottamazioni è stato ben superiore ai circa 2,5 milioni di auto nuove immatricolate. Infatti, nel periodo ottobre 2006/giugno 2007, confrontato con il periodo ottobre 2005/giugno 2006, si è avuto un incremento del 42% circa delle rottamazioni medie mensili. Inoltre, nel 2007 la composizione del parco circolante ha visto ridurre le Euro1 di oltre 760.000 unità e le Euro0 di oltre 700.000 unità, migliorando, quindi, in modo significativo la composizione del parco circolante, sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza stradale per effetto dei più elevati standard delle vetture nuove rispetto a quelle di 10 anni fa, in termini di:
- migliore comportamento della vettura negli urti frontali, laterali e nella protezione del pedone;
- adozione di una serie di dispositivi, quali cinture di sicurezza posteriori, air-bag, ABS.

Gli incentivi, che hanno prodotto effetti così vantaggiosi, non hanno rappresentato un peso sull’erario; anzi, hanno avuto un effetto positivo.
La conclusione ovvia è che la prosecuzione di misure atte ad accelerare il rinnovo del parco genera anticipati e significativi benefici ambientali, oltre che di sicurezza stradale.

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