Incidenti stradali: a Helsinki zero morti in un anno. L’Italia dovrebbe seguire l’esempio?

Incidenti stradali: a Helsinki zero morti in un anno. L’Italia dovrebbe seguire l’esempio?
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Helsinki ha raggiunto un traguardo sorprendente: zero morti sulle strade in un anno. Un modello che potrebbe ispirare anche l’Italia?
5 agosto 2025

Mentre in Italia si continua a discutere animatamente sull'introduzione dei limiti di velocità a 30 km/h nelle aree urbane, Helsinki conquista un traguardo che dovrebbe far riflettere: zero morti per incidenti stradali negli ultimi dodici mesi. Un risultato storico per la capitale finlandese, che conta quasi 700.000 abitanti ma accoglie oltre 1,5 milioni di persone nella sua area metropolitana.

L’ultimo decesso legato alla circolazione stradale risale al luglio del 2024. Da allora, nessuna vittima. Un dato sorprendente se si pensa al traffico quotidiano di una città europea moderna, che però non è frutto del caso, bensì di scelte urbanistiche e politiche ben precise.

Secondo quanto spiegato da Roni Utriainen, ingegnere del traffico della divisione Ambiente urbano di Helsinki, più della metà delle strade cittadine ha un limite di velocità fissato a 30 km/h. Una misura che, da sola, ha contribuito a ridurre del 50% il rischio di mortalità per i pedoni, in particolare nelle aree residenziali.

E non è finita qui: dopo l’estate, il limite dei 30 sarà esteso anche a tutte le zone scolastiche, un’ulteriore tutela per le fasce più vulnerabili della popolazione. Mentre in Italia città come Bologna e Milano faticano a far accettare provvedimenti simili, tra critiche e ricorsi, la Finlandia dimostra che abbassare la velocità non è una punizione, ma una strategia di salute pubblica.

Meno auto, più spazio a bici e pedoni

I risultati di Helsinki non si spiegano solo con il tachimetro, con la mobilità urbana è stata completamente ripensata. Le strade sono state ridisegnate per dare più spazio a pedoni e ciclisti, a discapito delle auto private. Le corsie si sono ristrette, la rete ciclabile è stata ampliata e il trasporto pubblico è stato potenziato, rendendo meno necessario l’utilizzo quotidiano dell’auto.

In parallelo, la città ha investito in tecnologie di controllo automatizzato: più telecamere, più sistemi per monitorare le infrazioni e disincentivare i comportamenti pericolosi. Il risultato? Non solo nessun morto, ma anche un drastico calo degli incidenti con feriti: 277 in un anno, contro gli oltre 1.000 registrati in media alla fine degli anni '80, quando i decessi annuali superavano quota 30.

 

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