Italdesign in vendita: Giorgetto Giugiaro critica pesante l'elettrico "Troppa fretta..."

Italdesign in vendita: Giorgetto Giugiaro critica pesante l'elettrico "Troppa fretta..."
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“Troppa fretta, si rischia di perdere know-how”: lo storico designer commenta la crisi di Volkswagen e la cessione della sua creatura
13 maggio 2025

Italdesign è ufficialmente sul mercato. La celebre azienda torinese, fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani, rischia ora di cambiare padrone dopo 15 anni sotto il controllo del gruppo Volkswagen. La notizia della vendita è trapelata durante un incontro con i dipendenti presso la sede di Moncalieri, e ha scatenato l’allarme tra i sindacati: sono oltre 1.300 i posti di lavoro potenzialmente a rischio.

Ma la cessione di Italdesign non è solo un tema occupazionale. È anche il simbolo di una trasformazione accelerata e controversa del mondo dell’auto. Ed è proprio Giorgetto Giugiaro a sottolinearlo con preoccupazione: “C’è troppa fretta nel passaggio all’elettrico. Rischiamo di buttare via decenni di competenze nel design e nell’ingegneria”, avrebbe dichiarato in privato secondo fonti vicine all’ambiente.

Il colosso tedesco, alle prese con una transizione complicata verso la mobilità a zero emissioni, ha bisogno di liquidità. Dopo aver annunciato decine di migliaia di esuberi, ora si prepara a cedere le attività considerate “non strategiche” – tra cui, appunto, Italdesign.

La società ha chiuso il 2023 con oltre 250 milioni di euro di ricavi e 20 milioni di utile, ma nonostante i numeri solidi, non rientra nei piani industriali futuri del gruppo, sempre più focalizzato sulla produzione di auto elettriche in volumi e sulla razionalizzazione delle piattaforme.

Italdesign ha progettato alcune delle auto più iconiche degli ultimi decenni, dalla Volkswagen Golf alla Fiat Panda, passando per l’Alfa Romeo 159 e numerose concept car per marchi cinesi, giapponesi ed europei. Non è un semplice centro stile: è un polo completo di progettazione, ricerca e sviluppo.

Acquisita da Lamborghini (e quindi da Audi) nel 2010, Italdesign ha sempre mantenuto una certa autonomia creativa. Negli ultimi anni ha persino firmato la Nissan GT-R50, un’interpretazione radicale della coupé giapponese, e partecipato allo sviluppo di concept futuristici come le “auto volanti” di Audi e Airbus.

Le reazioni non si sono fatte attendere. La Fiom-Cgil ha già chiesto un confronto urgente con Volkswagen, denunciando il rischio di disgregazione di un patrimonio industriale e culturale italiano. “Italdesign è un'eccellenza da tutelare, non un ramo secco da tagliare”, ha detto il segretario Samuele Lodi.

Anche i lavoratori tedeschi sono stati coinvolti nei primi contatti: l’obiettivo è evitare che la crisi venga scaricata unicamente sulle sedi italiane, in un settore già duramente colpito da riconversioni e chiusure.

Per ora, il destino di Italdesign è sospeso. Volkswagen non ha confermato ufficialmente la vendita, ma secondo la stampa tedesca le operazioni di due diligence e valutazione economica sono già iniziate. Non si conoscono ancora eventuali acquirenti né la tempistica dell’operazione, anche se un secondo incontro con i lavoratori è previsto entro la fine di maggio.

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