José Maria López, DS Virgin Racing: «In Formula E ho dovuto ricominciare da zero»

José Maria López, DS Virgin Racing: «In Formula E ho dovuto ricominciare da zero»
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In occasione dell’ePrix di Parigi abbiamo incontrato il tre volte campione del mondo WTCC, José Maria López, impegnato con la DS Virgin Racing. Ci ha raccontato il nuovo capitolo della sua carriera, tra Formula E e WEC
22 maggio 2017

Parigi – La new entry più blasonata della stagione 2016/2017 di Formula E è sicuramente José Maria López. Il pilota argentino, tre volte campione del mondo WTCC con Citroen, è approdato alla corte della DS Virgin Racing. Lo abbiamo incontrato in occasione della gara di casa del team, l’ePrix di Parigi, in cui è salito sul secondo gradino del podio: naturale cominciare proprio dal suo approccio alla categoria 100% elettrica.

Questa è la tua prima stagione in Formula E; come stanno andando le cose? È stato difficile adattarsi ad una categoria di questo tipo?

José Maria López: «Non è stato facile adattarmi, ma sapevo che non sarebbe stato semplice. Per questo mi sono preparato mentalmente per affrontare questo cambiamento. Però la Formula E mi piace molto: è una categoria nuova in cui militano dei piloti molto competitivi e anche dei team forti. Mi diverto molto a guidare la monoposto».

Oltre al tuo impegno in Formula E, corri anche nel WEC. Ci sono delle differenze nel tuo approccio al weekend di gara nelle due categorie?

«No, l’approccio è sempre lo stesso. Si lavora tanto, cercando sempre di esprimere il 100% del proprio potenziale. Lo sforzo profuso nel weekend di gara diventa sempre più importante visto che i test infrastagionali sono sempre più rari».

L’anno scorso nel WTCC guidavi una vettura a trazione anteriore con un motore termico, quest’anno un prototipo a trazione integrale ibrido nel WEC e una vettura elettrica in Formula E. Che differenze hai riscontrato tra queste macchine?

«Si tratta di vetture completamente diverse. La monoposto di Formula E è speciale, ha delle gomme diverse, un telaio differente ed è molto più pesante. Con una macchina del genere ti trovi a cominciare da zero. Non sono solamente il motore elettrico e la batteria a renderla diversa, è una vettura completamente differente dalle altre che ho guidato. La LMP1, invece, è una macchina da corsa più convenzionale, ci ho messo meno ad adattarmi perché sebbene abbia quattro ruote motrici e un powertrain ibrido non differisce molto da una normale vettura da gara».

Non sono solamente il motore elettrico e la batteria a rendere la monoposto di Formula E diversa, è una vettura completamente differente dalle altre che ho guidato

Quanto ti manca ancora per raggiungere il tuo massimo potenziale in Formula E?

«Ancora qualcosa manca - non mi sento ancora al 100% - però sto già migliorando, mi sento molto più a mio agio con la vettura. In qualifica a Monaco, ad esempio, mi sono trovato bene e adesso capisco che sto arrivando ad esprimere il potenziale della monoposto».

Sei pronto per la 24 Ore di Le Mans?

«Sì, sono pronto. Dopo l’incidente che ho avuto a Silverstone non ho più girato sulla TS050 Hybrid, ma questa settimana sarò impegnato in un test a Spa e poi ci saranno le prove ufficiali a Le Mans. Penso che arriverò preparato alla 24 Ore».

In che cosa differisce l’approccio ad un circuito cittadino, come quello di Parigi, rispetto ad una pista permanente?

«Su un circuito cittadino il limite va cercato a poco a poco, trovando la misura nei punti di frenata, ad esempio. Su una pista normale, invece, questo processo è molto più rapido, perché gli errori, grazie alle vie di fuga, si pagano meno ed è possibile spingersi più in là. Qui, invece, una sbavatura si paga cara, a maggior ragione in Formula E, visto che l’azione in pista è concentrata su una sola giornata, e riparare la vettura in tempo per la gara diventa molto difficile».

Hai mai guidato la DSV-02 sul bagnato?

«Abbiamo fatto dei test prima dell’inizio della stagione. La vettura non è male; le gomme in accelerazione e in frenata scivolano un po’, anche se non sono slick, ma scanalate».

Qual è la vettura che hai preferito in assoluto in tutta la tua carriera?

«Direi a pari merito la Renault R23 F1 del 2003 con il V10 e la Toyota TS050 Hybrid che sto guidando ora».

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