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Il 12 giugno 2025, Kapur - 53 anni, erede di un impero da 3,6 miliardi di dollari - è morto durante una partita di polo nel Regno Unito. Alla guida di uno dei principali fornitori automotive al mondo, Kapur aveva ampliato la presenza del gruppo con 10 impianti produttivi in India, Cina, Messico e Stati Uniti, servendo marchi leader nella produzione di veicoli termici ed elettrici.
Sona Comstar, quotata come Sona BLW, è specializzata in componenti per sistemi di trasmissione, ingranaggi e soluzioni per la mobilità elettrica. La società è considerata strategica nella catena di fornitura di numerosi OEM, grazie a una capacità produttiva e tecnologica che le consente di essere un partner chiave per la transizione verso l’auto elettrica. Tuttavia, la morte del presidente ha innescato una crisi interna che rischia di destabilizzare la governance aziendale e influire sulla percezione degli investitori.
Poche settimane dopo il decesso, Rani Kapur, madre di Sunjay ed ex presidente del gruppo, ha scritto al consiglio di amministrazione sollevando dubbi sulle circostanze della morte e chiedendo di rinviare l’assemblea generale del 25 luglio. In quell’occasione si sarebbe scelto il nuovo rappresentante della famiglia in azienda.
Il board ha però proceduto con la nomina di Priya Sachdev, terza moglie di Kapur, come non-executive director. Rani Kapur rivendica di essere la beneficiaria unica del testamento del marito (2015), che include una quota di maggioranza nel gruppo, e denuncia di aver subito pressioni nei giorni successivi alla perdita del figlio. Tuttavia, la società respinge le accuse, dichiarando che Rani Kapur non ha avuto alcun ruolo operativo dal 2019 e intimandole di cessare “affermazioni false e dannose”.
Oggi il 71,98% delle azioni Sona Comstar è detenuto da investitori istituzionali (banche, fondi comuni e istituzioni finanziarie), mentre il 28,02% è controllato dai promotori attraverso Aureus Investments Pvt Ltd. Kapur risultava unico beneficiario del RK Family Trust (detiene questa quota), ma l’assenza di chiarezza sulla gestione del trust è uno dei nodi cruciali della disputa.
In India il 90% delle aziende quotate è a controllo familiare, ma solo il 63% dispone di un piano di successione formalizzato. Nel settore auto, dove forniture, investimenti e innovazione richiedono stabilità, simili conflitti rischiano di rallentare la crescita e compromettere la fiducia dei clienti globali.
La vicenda di Sona Comstar si inserisce in una lunga lista di successioni aziendali problematiche, ma il suo impatto potrebbe essere particolarmente rilevante per la catena di fornitura automotive internazionale, in un momento in cui la mobilità elettrica e le tecnologie di nuova generazione richiedono continuità strategica e governance solida.