Le buche di Roma? Le aggiusta un'organizzazione clandestina

Le buche di Roma? Le aggiusta un'organizzazione clandestina
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Daniele Pizzo
Nella Capitale agiscono nottetempo i Gruppi Artigiani Pronto Intervento, una banda segreta di cittadini armata di... buona volontà. Ecco chi sono e cosa fanno
11 aprile 2019

“Chi fa da sé fa per tre” potrebbe essere il motto di un gruppo di anonimi cittadini che a Roma si è dato una missione: contrastare il degrado a colpi di cazzuola, pennelli e ramazza. Girano mascherati e agiscono al calar delle tenebre perché i loro blitz sono illegali, sì, ma non criminali.

Si fanno chiamare Gruppi Artigiani Pronto Intervento e nella Capitale sono noti come “i gappisti”. Sembrano – e sono in effetti - un'organizzazione clandestina, tanto che firmano i loro “colpi” con graffiti e volantini, ma la loro missione è la manutenzione degli spazi comuni: riparano, ridipingono, aggiustano quel che di pubblico ha bisogno di manutenzione e che per negligenza o per mancanza di risorse l'amministrazione non può riparare. Non sarebbe consentito dalla legge, ma loro lo fanno lo stesso. E per questo stanno simpatici a tutti.

Il simbolo dei "GAP"
Il simbolo dei "GAP"

Pare che siano una ventina, tra uomini e donne, ma il loro numero potrebbe crescere. In città se ne parla da mesi, ma ora la loro fama è arrivata anche Oltremanica. Di recente sono stati intervistati dal britannico Guardian. «Siamo solo persone che vivono qui in questo quartiere dove tutti si conoscono, cercando di migliorare le cose», spiega uno di loro, un architetto di 50 anni che si fa chiamare con il nome di battaglia di “Renato”. Colpa dell'amministrazione Raggi? Sì, ma non solo: «Questa situazione è il risultato di molti problemi che si sono aggiunti nel corso degli anni. Tutti i partiti che hanno governato la città sono responsabili», afferma un altro architetto e attivista dei GAP che usa lo pseudonimo di “Nadir”.

L'ultimo obiettivo dei Gruppi Artigiani Pronto Intervento sono le buche di via Ostiense, ma nei mesi scorsi si sono prodigati a restaurare una antica fontana nel parco della scuola “Principe di Piemonte” e a ridipingere un attraversamento pedonale rovinato dal tempo sempre nei pressi di una scuola. Fatto importante, per le loro riparazioni utilizzano solo materiale regolarmente omologato allo scopo.

«I Gap sono un’autorganizzazione segreta, invece di compiere azioni di sabotaggio i gappisti effettuano interventi, dove la macchina organizzativa è ostacolata dalla burocrazia. Trova il tuo obiettivo, organizzati e ripara: diventa anche tu gappista!». Così c'è scritto sui volantini che lasciano alla fine di ogni azione clandestina. Sperano infatti che le loro azioni facciano proseliti e che il loro esempio si estenda ad altre città.

Fonte: Agi.it

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