Auto e caldo estivo: come proteggerla (e proteggersi) quando le temperature salgono alle stelle

Auto e caldo estivo: come proteggerla (e proteggersi) quando le temperature salgono alle stelle
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Con l’arrivo delle ondate di calore estive, l’abitacolo può trasformarsi in un forno, con temperature che possono arrivare oltre i 60 gradi. Ma tra trucchi intelligenti e prodotti mirati, ecco come sopravvivere al caldo e proteggere l’auto (e te stesso)
15 luglio 2025

Basta lasciare l’auto parcheggiata per un’ora sotto il sole per trasformarla in una trappola rovente. Con l’arrivo dell’estate, le temperature elevate non sono un problema solo per chi lavora o viaggia all’aperto, ma anche per gli automobilisti. Le auto parcheggiate al sole possono trasformarsi in vere e proprie serre, con temperature interne che superano facilmente i 60 °C. Oltre al disagio immediato per chi sale a bordo, il caldo può danneggiare materiali e componenti dell’abitacolo, influire sulla sicurezza e sulla durata dell’elettronica di bordo. Tuttavia, ci sono buone notizie: molte delle soluzioni sono economiche, altre addirittura gratuite, e spesso basta un po’ di attenzione per fare la differenza.

Il fenomeno del surriscaldamento interno è dovuto all’effetto serra: la luce solare attraversa i vetri dell’auto, colpisce le superfici interne (plancia, sedili, cruscotto) e si trasforma in calore. Questo calore viene intrappolato all’interno, dove si accumula rapidamente e, secondo i test condotti da diversi enti, bastano 30 minuti al sole perché la temperatura nell’abitacolo superi di 20 °C quella esterna, raggiungendo facilmente picchi pericolosi. 

I materiali più colpiti dal calore sono quelli plastici e sintetici: cruscotto, comandi, modanature e rivestimenti tendono a scolorirsi, creparsi o deformarsi. I display touchscreen e i sistemi infotainment possono soffrire il surriscaldamento, con fenomeni di lag, riavvii o blocchi temporanei.

 

Le soluzioni più efficaci: ombra, coperture e aerazione

La prima regola per tenere l’auto fresca è semplice: parcheggiarla all’ombra. Ma quando ciò non è possibile, è fondamentale intervenire con mezzi alternativi. I parasole riflettenti per il parabrezza rappresentano un alleato insostituibile (qui un esempio): schermano la luce diretta e riducono sensibilmente l’innalzamento della temperatura. Oggi il mercato offre soluzioni pieghevoli, rigide o con struttura ad espansione rapida, spesso con trattamenti specifici contro i raggi UV.

Il classico parasole argentato da parabrezza riflette fino al 60% dei raggi solari e, se ben posizionato, può abbassare la temperatura interna anche di 10-12°C. Ecco qualche consiglio per sfruttarlo al meglio:

  • Usa anche quello posteriore, se disponibile. (Qui un esempio)

  • Abbina tendine laterali o pellicole oscuranti (come queste).

  • Preferisci i modelli a ventosa o a fisarmonica, più stabili e aderenti.

Consiglio extra: esistono parasole automatici da tetto, con struttura a ombrello o copertura motorizzata. Più costosi, ma molto efficaci per chi lascia spesso l’auto al sole (eccone un esempio).

Un’altra opzione efficace sono i coprisedili traspiranti, in materiali come lino, rete 3D o fibra di bambù, che evitano l’accumulo di calore a contatto con la pelle. I teli copriauto esterni, spesso trascurati per la loro ingombranza, sono in realtà uno dei metodi più efficienti per abbassare la temperatura dell’intera carrozzeria, impedendo alla lamiera di diventare rovente. Alcuni modelli sono dotati di trattamento alluminizzato, utilissimo in estate.

 

 

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Tecnologie e accessori smart: dalla ventilazione ai dispositivi portatili

Negli ultimi anni si sono affermate soluzioni più tecnologiche. Alcuni dispositivi si collegano all’accendisigari o alla porta USB e attivano ventole automatiche per espellere l’aria calda dai finestrini socchiusi (come questo). Esistono anche ventilatori da poggiatesta alimentati da powerbank o pannelli solari, che mantengono il flusso d’aria costante nell’abitacolo anche quando l’auto è spenta.

Ovviamente, non sostituiscono l’aria condizionata, ma possono dare sollievo temporaneo nei primi minuti dopo l’ingresso in macchina.

Comportamenti da evitare (e qualche falso mito)

Un errore comune è lasciare i finestrini completamente chiusi. In realtà, lasciare una piccola fessura (qualche millimetro) può facilitare il ricambio d’aria e abbassare la temperatura interna anche di 5-10 gradi. Tuttavia, attenzione alla sicurezza: la fessura non deve permettere l’accesso o l’apertura dall’esterno. Da evitare assolutamente, invece, lasciare dispositivi elettronici, bottiglie di plastica o powerbank esposti al sole: possono deformarsi, perdere efficienza o addirittura causare incendi.

Altro mito da sfatare è che accendere il climatizzatore al massimo appena entrati acceleri il raffreddamento. In realtà, è meglio far prima circolare l’aria abbassando i finestrini per 1-2 minuti, poi attivare il clima con modalità ricircolo. In questo modo si elimina l’aria calda più velocemente e si riduce lo stress sul sistema.

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