F1. Carlos Sainz: “Con Verstappen saremmo una coppia fortissima. Ferrari? Avrei potuto fare a pezzi il team”

F1. Carlos Sainz: “Con Verstappen saremmo una coppia fortissima. Ferrari? Avrei potuto fare a pezzi il team”
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Carlos Sainz si racconta senza filtri tra passato e futuro: dall’anno da separato in casa con la Ferrari – gestito con professionalità nonostante la delusione – al mancato approdo in Red Bull, con una riflessione sul rapporto con Verstappen. “Saremmo una coppia fortissima. Ma nessuno mi ha cercato davvero”
15 luglio 2025

L’ottimo inizio di stagione di Carlos Sainz in Williams ha subito un brusco rallentamento negli ultimi appuntamenti, segnati da problemi tecnici, come in Austria, e contatti in gara – incluso uno con Charles Leclerc a Silverstone. Il madrileno spera che la seconda parte dell’anno, nonostante i pochi aggiornamenti previsti, possa offrire riscontri migliori. Nel frattempo, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

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Il bilancio dei suoi quattro anni in Ferrari è nel complesso positivo, tanto da attirare l’attenzione di diversi team rivali già prima che fosse ufficializzato il mancato rinnovo con la Rossa. A svelare che alcune offerte fossero arrivate già alla fine del 2023 – quando le trattative erano ancora in fase embrionale e il nome di Lewis Hamilton non era stato ancora accostato a Maranello – è stato lo stesso Sainz. Intervistato dal podcast High Performance, ha raccontato che James Vowles gli aveva offerto un sedile in Williams prima del gran finale ad Abu Dhabi di due anni fa.

James è venuto da me a dicembre 2023 e mi ha detto: ‘Penso che tu sia la persona giusta per aiutare la Williams a tornare competitiva’. Ha provato a prendermi prima che venisse fuori la notizia – il riferimento è a Hamilton in Ferrari – due mesi dopo. Sapeva che il mio contratto scadeva a fine 2024 e che probabilmente avrei voluto rinnovare, ma voleva che sapessi che la porta era aperta. È stato il primo ad avvicinarsi a me prima che tutto succedesse. Questo mi ha fatto un’ottima impressione: significava che vedeva in me qualcosa che forse altri non vedevano. Ha sempre avuto occhio per i dettagli. Poi è tornato da me a metà stagione con alcuni dati sulla monoposto 2025, ed erano positivi. Ma la cosa più importante è che ho visto in lui un leader forte”.

Chi invece non si è mai realmente fatta avanti è stata la Red Bull. Nonostante le difficoltà di Sergio Perez con la RB20 – pur con un recente rinnovo – il team di Milton Keynes non ha affondato il colpo. Secondo alcune voci di paddock, sarebbe stato Max Verstappen il motivo principale per cui l’affare non è andato in porto. Un’ipotesi che Sainz non conferma, ma nemmeno smentisce. “Questo è ciò che la gente ha ipotizzato, o sta cercando di spiegare”, ha sottolineato. “L’unica cosa che posso dire è che dovete chiederlo a Christian [Horner], o a chi vi sembra competente per rispondere”.

Sainz ha però voluto precisare che i rapporti con Verstappen oggi sono ottimi. “Mi trovo sinceramente bene con Max. Questo è ciò che da fuori non si percepisce. Abbiamo avuto una rivalità nel nostro primo anno in F1 in Toro Rosso, ma è stata relativamente sana. Oggi ci troviamo davvero bene. Quindi, se questo è il motivo per cui non mi vogliono al suo fianco, non capisco. Penso che saremmo una coppia molto forte in Formula 1”.

Parole che suonano anche come un invito velato alla Red Bull, oggi in fase di transizione dopo l’uscita di scena di Christian Horner e il passaggio di consegne a Laurent Mekies. Con il francese – ex Racing Bulls – Sainz ha già lavorato ai tempi della Ferrari, prima che Mekies lasciasse il ruolo di direttore sportivo nel 2023 per trasferirsi a Faenza. “Penso che tutti abbiano difficoltà nel fare da compagno di squadra a Max. Ma quando lo ero io, non fu così complicato. Ero colpito da quanto fosse veloce e da che pilota incredibile fosse. Probabilmente sarà, o è già, uno dei più grandi di sempre. Sono stato compagno di Charles, di Lando, di Nico Hulkenberg. Tutti piloti molto veloci, probabilmente tra i migliori in assoluto. E ora con Alex [Albon], anche lui incredibilmente veloce. Questo mi motiva a voler continuare a competere contro i migliori. Non mi ha mai fatto dire: ‘No, non lo voglio’. So di potercela fare. E so anche di aver già avuto successo”.

Le qualità di Carlos Sainz sono particolarmente apprezzate da James Vowles, che lo ha voluto al simulatore di Grove per lavorare in vista della nuova era tecnica che debutterà nel 2026. Ma nel ricordare l’anno da “separati in casa” con la Ferrari, il madrileno ha anche offerto uno spunto sul lato più umano e professionale del suo approccio. “Un pilota con un grande ego avrebbe potuto fare a pezzi la Ferrari in quell’anno, magari diventando un po’ politico”, ha ammesso. “Tutti abbiamo dentro di noi un angelo e un diavolo. Il mio demone mi diceva: ‘Ci sono così tante cose che potresti dire, fare o cambiare’. Ma il mio angelo ha avuto la meglio: sono stato professionale, ho dato tutto fino all’ultima gara per questa squadra. L’ho fatto per quelli che non avevano nulla a che vedere con quella decisione. Dovevo dare loro il massimo del mio impegno e un buon anno, senza creare tensioni. Era giusto per la squadra, ma anche per me stesso”.

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