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Non potrà mai più guidare in Svizzera il 46enne italiano pizzicato dalla Polizia cantonale a 193 km/h sull'autostrada A2, nel territorio di Balerna, dove il limite è di 100. Un'infrazione tanto grave da portare all'espulsione definitiva dal Paese per violazione estrema della Legge federale sulla circolazione stradale.
L’episodio risale alla sera del 17 maggio scorso, poco prima delle 20:30, e rappresenta solo uno dei tre casi eclatanti segnalati nelle ultime ore dalle autorità ticinesi. Insieme all’italiano, sono finiti nei guai anche due cittadini svizzeri, uno di 22 anni e uno di 26, sorpresi a circolare rispettivamente a 110 km/h in centro abitato e a 118 km/h su una strada secondaria, entrambe con limite fissato a 50 km/h.
Il primo è stato intercettato il 2 luglio in via Riva Cantonetto a Gentilino, in sella a un motoveicolo, mentre il secondo è stato fermato il 4 luglio all’alba su via San Gottardo ad Airolo, mentre procedeva verso il Passo. Per entrambi è scattato il sequestro della patente e una denuncia penale.
La Polizia cantonale ha classificato i tre episodi come “pirateria della strada”, un termine usato in Svizzera per indicare le violazioni più pericolose del codice, con potenziale rischio per la vita propria e altrui. Il caso più grave resta però quello del cittadino italiano: l’aver doppiato il limite di velocità gli è costato un divieto permanente di guida sul territorio svizzero.
Un monito forte, che le autorità sottolineano con una nota finale: l’eccesso di velocità resta tra le principali cause di incidenti gravi e mortali. Per questo si rinnova l’invito a tutti i conducenti a rispettare i limiti imposti dalla legge, non solo per evitare sanzioni, ma soprattutto per garantire la sicurezza sulle strade.