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Secondo l’ultimo Electric Vehicle Intelligence Report (EVIR), Tesla è l’unico marchio tra 18 produttori di veicoli elettrici ad avere una percezione del brand negativa. Potremmo definirla una flessione passeggera? Ebbene no perché periodo buio dura ormai da sei mesi e sta peggiorando a vista d’occhio.
Un sondaggio condotto su un campione di 8.000 persone degli Stati Uniti, interrogate su abitudini, preferenze e considerazioni in merito all’acquisto di un veicolo elettrico, ha evidenziato un dato sorprendete, che riguarda proprio Tesla: il 32% degli intervistati ha dichiarato di avere un’opinione positiva del marchio, mentre il 39% ha espresso una opinione negativa. Risultato? -7% nel punteggio positivo netto, l’unico dato che è andato sottozero tra tutti i brand analizzati.
Le cose si mettono ancora peggio quando si guarda l’intensità delle opinioni: chi odia Tesla, lo fa con passione e orgoglio: ben il 27% ha votato “molto negativo” e solo un piccolo 6% ha detto “molto positivo”. E non importa se sei giovane, anziano, ricco, povero, texano o newyorkese: in ogni fascia d’età, area geografica e livello di reddito: Tesla è sempre l’ultima della fila.
Tra i brand più apprezzati infatti vediamo Honda, nonostante abbia in gamma un solo veicolo 100% elettrico e Chevrolet, che è terza di questa lunghissima lista. Le emergenti elettriche, come Lucid, Rivian o Polestar si collocano nella parte bassa, ma principalmente per la loro scarsa notorietà. Tesla, al contrario, ha un altissimo livello di riconoscibilità, ma proprio questa esposizione amplifica anche le opinioni negative.
E mentre i suoi dipendenti continuano a produrre macchine, Elon Musk sta provando in tutti i modi (inconsciamente) a rovinare definitivamente questo marchio, per giunta molto valido. Politicamente controverso, toni sempre provocatori e delle uscite pubbliche quasi da “cattivo della Marvel”, il CEO sta facendo dei danni permanenti a Tesla, che hanno cominciato a ledere anche l'immagine o la propensione all'acquisto dei suoi modelli.
Tutto provato grazie a questo sondaggio: il 46% degli intervistati ha affermato che la propria opinione sul marchio non è cambiata, ma il 38% ha riferito di avere una visione “più negativa” o “molto più negativa”, contro solo il 16% che ha sviluppato un’opinione più positiva. Tanti numeri che parlano chiaro: Le recenti prese di posizione di Elon Musk, le sue idee politiche e l'endorsement a partiti di estrema destra, per non parlare dei saluti nazisti, ha danneggiato la reputazione del Marchio americano, che tra l'altro è in caduta libera per le vendite in molti Paesi.
L’unico piccolo raggio di sole? Quando si parla di colonnine di ricarica, Tesla è ovviamente al top delle preferenze con la sua rete di supercharger. Le altre aree in cui il marchio ha ottenuto risultati relativamente migliori sono quelle legate alla percezione di lusso (quinto posto su diciotto) e alla sicurezza (penultimo posto), mentre per la “famigliarità” si colloca quart'ultima. Peccato che Tesla abbia ottenuto anche punteggi negativi per quanto riguarda la fiducia nel marchio, con molti più intervistati che hanno risposto “non mi fido per niente” rispetto a “mi fido molto”, ma è chiaro che gli intervistati identificano Elon Musk con la Big T, e forse è di lui e le sue giravolte che non si fidano..
Il report affronta anche i principali fattori che influenzano l’interesse verso i veicoli elettrici. I principali motivi che spingono all’acquisto sono i risparmi sul carburante, la tutela dell’ambiente e la possibilità di ricaricare l’auto a casa. Tuttavia, i consumatori continuano a esprimere preoccupazioni sulla “lunghezza dell’autonomia con una carica”, seguita dalla “disponibilità di stazioni di ricarica” e dalla “difficoltà di ricarica presso la propria abitazione”.
Tesla
Piazza Gae Aulenti, 4
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(MI) - Italia
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EUSales@tesla.com
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