Marchionne: «Non è pensabile una Ferrari prodotta all'estero»

Marchionne: «Non è pensabile una Ferrari prodotta all'estero»
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Così il presidente al debutto del titolo a Piazza Affari. Per Piero Ferrari « Il futuro della società continuerà con il legame tra le famiglie Ferrari e Agnelli»
5 gennaio 2016

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La quotazione della Ferrari alla Borsa di Milano è stata l'occasione per Sergio Marchionne per chiarire in conferenza stampa il futuro della Casa di Maranello spegnendo i timori di un progressivo spostamento delle attività di progettazione e produzione al di fuori dell'Emilia: «Non è pensabile una Ferrari creata e prodotta fuori dalle storiche mura dalla fabbrica di Maranello», ha detto l'ad di FCA e presidente del Cavallino nell'intervento alla Borsa di Milano.

C'è curiosità anche per come influenzerà la performance finanziaria l'andamento della Scuderia in F.1. Per Marchionne «Le performance della Scuderia sono essenziali alla Ferrari. Abbiamo investito tantissime risorse finanziarie. Il lavoro del 2015 è una base eccezionale per una stagione di successi nel 2016. Vedremo a marzo nella prima gara in Australia, per vedere come stiamo a livello competitivo. Dobbiamo vincere subito. Capisco le difficoltà del circuito, ma dobbiamo subito confrontarci e azzerare le difficoltà del passato». 

Non è pensabile una Ferrari creata e prodotta fuori dalle storiche mura dalla fabbrica di Maranello

 

Passando alle questioni finanziarie, Marchionne ha precisato che «La politica dei dividendi sarà decisa dal board Ferrari. La società pagherà dividendi e il pay out sarà piuttosto alto», ha risposto ai giornalisti, mentre per quanto riguarda il valore del titolo ha detto: «La chiusura di oggi (in ribasso rispetto al prezzo di apertura, ndr) non è indice di niente, ci vuole tempo. Ferrari non ha niente a che fare con l'automotive, non soffre dei problemi dell'auto, verrà trattato come un titolo del lusso». 

«Fca ha un grande futuro davanti anche senza Ferrari, avrà un perimetro molto più chiaro e più focalizzato», ha detto John Elkann ai giornalisti.

Entusiasta anche Piero Ferrari, azionista Ferrari con il 10%: «Resto come azionista in Ferrari. Il futuro della società continuerà con il legame tra le famiglie Ferrari e Agnelli. Tutto è iniziato con la stretta di mano nel 1969 tra Enzo Ferrari e Gianni Agnelli. Le famiglie mantengono il legame con il marchio e questa è la cosa più bella. Ferrari ha raggiunto traguardi incredibili a cui mio padre non aveva mai pensato. Sono contento che Ferrari emozioni anche il mondo della finanza - ha detto - per il futuro sono molto ottimista. Le cose andranno bene. Ferrari continuerà a svilupparsi e investire sull'innovazione come ha sempre fatto, mio padre era un innovatore, e ad andare avanti».

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