Marchionne: «Un Governo Monti-bis sarebbe un passo avanti per il Paese»

Marchionne: «Un Governo Monti-bis sarebbe un passo avanti per il Paese»
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Marchionne si è nuovamente espresso in merito al recente incontro Fiat-Governo, toccando argomenti che vanno dai primi riscontri ottenuti dalla 500L agli incontri con i sindacati, passando anche per la condizione economica italiana
28 settembre 2012

Dal Salone dell’Automobile di Parigi, L’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne, si è nuovamente espresso in merito al recente incontro Fiat-Governo, toccando argomenti che vanno dai primi riscontri ottenuti dalla 500L agli incontri con i sindacati, passando anche per la condizione economica italiana.

In merito a quest’ultima Marchionne ha dichiarato che: «Un Governo Monti-bis sarebbe un passo avanti per il Paese. Darebbe credibilità e toglierebbe molta incertezza.» Per quanto concerne invece il previsto incontro con i sindacati, l’AD di Fiat dichiara: «Li vedrò al mio ritorno dagli Stati Uniti, intorno a metà ottobre. Certamente prima del 30 ottobre.»

Il mercato

Marchionne, in seguito alla riunione Acea da lui presieduta, si è poi espresso sulla condizione del mercato, dichiarando: «Abbiamo convenuto che tutti i membri debbano discutere e risolvere i problemi del mercato autonomamente. Abbiamo discusso di questioni tecniche. Abbiamo raggiunto un accordo fondamentale sulla necessità dell'associazione che le questioni che trattiamo all'interno del board non siano in contrasto con le norme antitrust.»

Il Ministro Clini - dichiara Marchionne - dimentica che abbiamo il livello di emissioni più basso


In merito poi ai piani che il Lingotto ha in Russia, il numero uno del Gruppo torinese ha poi precisato che: «Il sistema bancario russo sta lavorando per fornire finanziamenti. Stiamo definendo i dettagli del piano con le banche, ci vuole tempo. Speravo di poter concludere ieri, ma non è stato così. Continuiamo a lavorare, sono previsti nuovi incontri nel fine settimana. C'è un boom del mercato. Abbiamo fatto una scelta giusta a entrare con il marchio Jeep.»

In risposta a Clini il livello più basso di emissioni

Per quanto concerne invece la richiesta del Ministro Corrado Clini sui 70 milioni ricevuti da Fiat per lo sviluppo di tecnologie innovative Marchionne dichiara: «I lavori di cui il Ministro Clini chiede i risultati li abbiamo fatti e abbiamo concluso che non avremmo raggiunto risultati economici e finanziari validi. Il discorso del Ministro è parziale, alcune sue dichiarazioni sono state poco generose verso Fiat. Dimentica che abbiamo il più basso livello di emissioni.»

«Clini ha presentato un set di alternative - ha aggiunto Marchionne - per noi non sufficiente. Bisogna lasciare libertà alle aziende di usare tecnologie che preferiscono e non spingerne una più delle altre. Le scelte vanno fatte al momento giusto e non quando dice il Ministro, cerchiamo di non imporre soluzioni. Ci ha provato il Presidente americano Obama con l'elettrico e non ha funzionato. Queste tecnologie hanno un costo altissimo, ricordatevi che in Europa abbiamo venduto 7.000 auto in sei mesi. Non capisco l'euforia per l'elettrico. E' inutile che cerchiamo di illuderci che salverà l'industria dell'auto.»

Una 500 elettrica solo per gli USA perchè imposta dalla California

Marchionne ha comunque ricordato che il Lingotto lancerà nel 2013 la prima vettura elettrica sul mercato americano, una 500: «Perderemo 14.000 dollari per ogni vettura che venderemo, la lo facciamo perché è necessario e perché è una richiesta obbligatoria dello Stato della California.»

La 500 è stata un elemento di svolta per Fiat se si guarda agli ultimi otto anni e mezzo. Fiat deve capitalizzare sulla 500


Per quanto riguarda invece l’ultima nata di Casa Fiat, la 500L, Marchionne si dichiara «soddisfatto dei primi riscontri in Italia della 500L. So che tanta gente è andata a vederla dai concessionari. Penso che il brand 500 abbia un grande valore. Una delle cose che abbiamo compreso nella gestione del brand è che bisogna essere assolutamente chiari su quello che rappresenta.»

«Così adesso guardiamo a Fiat in un modo particolare: dobbiamo capire le priorità del brand perché abbia successo, ma sono questioni che non possono essere risolte dalla sera alla mattina. La 500 è stata un elemento di svolta per Fiat se si guarda agli ultimi otto anni e mezzo. Fiat deve capitalizzare sulla 500

Marchionne ha inoltre escluso una nuova Bravo che ricalchi l'attuale berlina classica del segmento C, quanto alla Punto precisa «è un brand forte, il problema è se rappresenterà la Fiat in futuro.»

Fonte: Ansa
 

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