Maserati Alfieri concept: un video ne spiega il design

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La Casa del Tridente ha rilasciato un video in cui viene spiegata la genesi della Maserati Alfieri dai designer che l'hanno creata
24 marzo 2014

 

E' stata tra le assolute protagoniste dello stand della Casa del Tridente al Salone dell'Automobile di Ginevra 2014 la Maserati Alfieri concept, esercizio stilistico che si propone di anticipare le linee della prossima sportiva del costruttore italiano.

Maserati ha quindi deciso di rilasciare un video con il quale spiegare il design di questa vettura che ha raccolto tanto riscontro da parte del pubblico alla kermesse motoristica elvetica.

«Maserati quest'anno compie 100 anni – dichiara Lorenzo Ramaciotti, Capo del Design Globale del Gruppo Fiat-Chrysler - e come d'abitudine per una Casa che diviene centenaria la festeggiamo con un concept che deve rimarcarne la storia proiettando le radici del marchio nel futuro. Per fare questo abbiamo scelto la configurazione di vettura più tradizionale per Maserati, ovvero una coupé 2+2».

«Il prototipo si chiama Alfieri per sottolineare il centenario della Casa. Noi con questa macchina vogliamo fare una dichiarazione d'intenti: il paradigma stilistico di questa vettura rappresenta quello che vorremmo fossero le Maserati del futuro, ma non è detto che la vdedremo così com'è per le strade».

«Ci siamo ispirati a una delle più belle Maserati del passato, ovvero la A6GCS del 1954. E' stata una ispirazione soprattutto legata alle proporzioni, con un cofano estremamente lungo e un abitacolo spostato indietro con una calandra molto bassa incassata tra i parafanghi».

«Il Team di designer di Maserati – dichiara Marco Tencone, Direttore del Centro del Design Maserati - è un Team molto raccolto. C'era un orientamento su quella che sarebbe stata la propulsione del veicolo e l'idea di quello che si voleva esprimere. Abbiamo creato dei disegni emozionali per realizzare l'oggetto finito. Dai primi bozzetti siamo arrivati a dei modelli più definiti usando anche il computer».

«Maserati storicamente ha delle superfici molto calde che necessitano di una fase di lavorazione manuale. Difficilmente – conclude Giovanni Ribotta, Capo del Design degli Esterni - si raggiunge l'effetto che esprimono i nostri disegni solo attraverso una fase virtuale. Noi diamo indicazioni che possono definire aggiunta o rimozione di dettagli».

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