Mercato Europa: a novembre, nuovo scivolone, -8,1%

Mercato Europa: a novembre, nuovo scivolone, -8,1%
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Ancora un mese difficile per le vendite di auto nel Vecchio Continente: il trend negativo, iniziato a settembre, non accenna a frenare.
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
14 dicembre 2018

Mal comune, mezzo gaudio?

Affidiamoci alla saggezza popolare per non cadere nella depressione: se in Italia non si ride (vedi qui), nel resto d’Europa crescono le preoccupazioni di Case e concessionari.

Nell’Europa dei 28+EFTA, infatti, le immatricolazioni di auto nuove a novembre, secondo i dati resi noti da Acea, Associazione dei Costruttori Europei, sono state 1.158.300, in calo dell’8,1% rispetto alle 1.259.793 di novembre 2017.

Nel totale degli 11 mesi, invece, il risultato resta di fatto stabile rispetto al periodo gennaio-novembre 2017 quando si immatricolarono 14.492.319 vetture: il 2018 fin qui totalizza 14.585.417 vendite di auto, pari ad un ridotto, ma comunque positivo, +0,6%.

Dal dettaglio per Paese, si nota una generalizzata flessione delle vendite rispetto a novembre 2017: tra i 5 Major Market, calo a doppia cifra per Spagna (-12,6%) e segno negativo per Germania (-9,9%), Italia (-6,3%), Francia (-4,7%) e Regno Unito (-3,0%). 

Valutando il mercato per alimentazione, a novembre sono ancora in calo le vendite di auto diesel, -25% e 44,9% di quota, (-11% rispetto a novembre 2017); nel cumulato si registra una flessione del 12%, con il 52% di quota.

E’ in crescita, invece, il mercato delle auto a benzina, con un aumento nel mese del 27%; la quota di mercato ha raggiunto il 41% (+11% su novembre 2017).

Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano a novembre il 14,2% del mercato, in diminuzione del 2,3%; in calo anche le immatricolazioni di auto a gas: GPL -6,5% e metano -41%. La quota di mercato delle vetture a metano è appena dell’1,3%.

Le vendite di auto elettriche, pur con una quota di mercato di appena lo 0,3%, crescono del 195% a novembre; le ibride crescono del 19%; l’ottima performance delle nuove registrazioni di auto ibride ed elettriche vale il 5,7% del mercato.

Nel cumulato da inizio anno, le nuove registrazioni di auto ad alimentazione alternativa valgono il 13% del mercato, con 238.000 autovetture (+11%).

Le marche italiane hanno registrato a novembre in Europa, 68.720 immatricolazioni (-8%), con quota di mercato del 5,9%; chiudono bene il mese i marchi Jeep (+29,1%) e Lancia Chrysler (+13,8%). Nel periodo gennaio-novembre, le immatricolazioni delle marche italiane toccano 960.879 unità (-2,2%) con quota del 6,6%; spicca la performance del marchio Jeep, in rialzo del 57,4%.

Germania

Il mercato delle vetture nuove in Germania si attesta a 272.674 unità, in flessione del 9,9% rispetto alle 302.636 immatricolazioni di novembre 2017. Il cumulato del gennaio-novembre, quindi, sfiora le 3.200.000 unità (3.198.720), pari ad un aumento dello 0,4% rispetto alle 3.187.312 dello stesso periodo del 2017.

A novembre le registrazioni di auto a benzina (163.420) significano un calo del 12,5%, con quota del 59,9%; scendono le immatricolazioni di auto diesel (92.642), -10% rispetto a novembre 2017, con una quota del 34% ed in diminuzione del 13% le auto a GPL e del 65% le auto a metano.

Le immatricolazioni di auto elettriche (4.262 unità, quota 1,6% nel mese e 1% da inizio anno) mostrano un aumento del 41%, mentre quelle ibride (11.672 unità, quota 4,3%) sono aumentate del 35%; tra queste, le ibride plug-in (2.004 unità, quota 0,7%) diminuiscono del 38,5%.

Le vendite ai privati rappresentano il 34% del mercato con volumi in diminuzione del 16%

Analizzando le vendite per alimentazione, circa il 60% del mercato auto è rappresentato da veicoli a benzina, nonostante il calo registrato a novembre: il cumulato degli 11 mesi registra una quota del 62,6%, mentre le vetture diesel rappresentano il 32,1% nel cumulato.
 

Gran Bretagna

L’incertezza economica e politica per la Brexit, i ritardi d’approvvigionamento a causa delle normative WLTP e il calo della fiducia dei consumatori porta le immatricolazioni di auto nuove a scendere ancora: a novembre, infatti, si sono registrate 158.639 vendite, in flessione del 3,0% rispetto alle 163.541 del novembre 2017, risultato che porta il cumulato da inizio anno a 2.223.058 unità, in calo del 6,9% a fronte delle 2.388.144 registrate nel 2017.

Sul fronte delle alimentazioni, da segnalare nel mese l’aumento delle immatricolazioni per benzina (+3,5%) ed alimentazioni a basso impatto ambientale (+24,6%) a scapito delle vetture diesel che perdono il 16,7% dei volumi e 5,4 punti di quota (ora al 32,4%). 
Le auto ad alimentazione alternativa, in aumento del 25%, valgono il 6,8% del mercato, mentre le ibride tradizionali sono in aumento del 34%, le elettriche (a batteria) del 69,5% e le auto ibride plug-in del 3%.

Insieme, auto elettriche (BEV) e ibride plug-in (PHEV) rappresentano il 3% del mercato.

Da un’analisi per canale, invece, emerge che l’unico incremento, ha riguardato le società (+8,6%) con 4.853 unità; calano gli acquisti delle famiglie (-6,4%) con 69.355 vendite e quota attestata al 43,7%; sostanzialmente stabile (-0,7%) il noleggio, che archivia 84.431 immatricolazioni.

Francia

Novembre si chiude con un risultato negativo: 171.611 immatricolazioni, infatti, significano una contrazione dei volumi del 4,7% rispetto alle 180.005 dello scorso anno.

A novembre, le auto diesel cedono il 28% del mercato (23.000 unità in meno) e quota al 35,4% (era del 46,7% a novembre 2017); le auto a benzina, con il 56,3% del mercato, conquistano l’8,5% di quota su novembre 2017, grazie ad un incremento delle vendite del 12%.

Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa rappresenta a novembre l’8,3% del mercato, con 14.400 auto eco-friendly, di cui 3.541 elettriche (+112% e 2,1% di quota), 1.443 ibride plug-in (+8% e 0,8% di quota), 9.072 ibride tradizionali (+37% e 5% di quota).

Il periodo gennaio-novembre, chiude quindi con 2.008.091 vendite, a fronte delle 1.917.376 dello stesso periodo 2017, corrispondente ad una crescita del 4,7%.

Prosegue il trend con segno positivo per tutte le alimentazioni ad eccezione del gasolio, che registra una flessione del 13,7% e 785.598 immatricolazioni, passando da una quota del 47,5% degli 11 mesi 2017 al 39,1% di oggi; incrementi a doppia cifra, invece, per la benzina che guadagna oltre il 7% sullo scorso anno, attestandosi al 54,6% di quota con 1.095.960 veicoli.

Ottimi risultati anche per le ibride, che crescono del 32,8% e toccano il 4,8% di quota e per le elettriche, con incremento del 20,0% grazie alle 26.625 unità immatricolate nei primi undici mesi del 2018.

Spagna

Le immatricolazioni di vetture nuove a novembre hanno subito una flessione del 12,6%, con 91.063 unità contro le 104.170 di novembre 2017: ad un mese da fine anno, il mercato spagnolo tocca 1.222.147 vendite, con un saldo ancora positivo rispetto allo scorso anno (+8,0%) quando si immatricolarono 1.131.988 veicoli.

Le cause della flessione mensile vanno ricercate nell’accelerazione delle vendite dei mesi estivi, prima dell’entrata in vigore della normativa sulle emissioni WLTP e nell’incertezza sullo sviluppo del settore e dell’economia nei prossimi mesi che portano a ritare l’acquisto dell’auto.

A novembre aumenta al 61,3% la quota della benzina, con il diesel in flessione al 30,5% e vetture ibride ed elettriche all’8,2%: tra i canali di vendita,  a novembre si registra un'importante perdita per noleggio (-28,4%) e privati (-10,6%) rispetto a novembre 2017; in calo anche le società, con un decremento del 12,3%.

I commenti delle Associazioni

«Così come altre Associazioni della filiera - commenta Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere - siamo preoccupati per le conseguenze che provvedimenti “malus” potrebbero avere sul mercato dell’auto nel 2019. Ci auguriamo che la politica nazionale sia indirizzata verso una mobilità a basse emissioni, sostenendo non secondariamente anche il lavoro sulle infrastrutture. Provvedimenti come quello in discussione nelle sedi parlamentari, nonché quelli saltuari come le domeniche ecologiche che interdicono alla circolazione i diesel di ultima generazione e consentono la libera circolazione in deroga di veicoli con oltre venti anni di età non possono considerarsi sostenuti da finalità ambientali».

«La flessione di novembre del mercato europeo dell’auto - sottolinea Paolo Scudieri, Presidente di Anfia - significa il terzo mese consecutivo di calo. Dopo la fiammata estiva, prima dell'entrata in vigore a settembre del test WLTP, il calo della domanda ha iniziato ad evidenziarsi nella maggior parte dei Paesi, compresi i cinque major market. Da sottolineare la contrazione della richiesta del diesel a novembre di ben il 22%, con quota che si attesta al 35,5%, il -6,7% rispetto a novembre 2017), mentre da inizio anno per questa motorizzazione arriva al 18,5%».

 

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