Mi.Mo. 2022, il giorno dopo: successo senza precedenti [pubblico e critica]

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Il Salone dell'auto italiano ha chiuso l'edizione 2022 con ottimi riscontri, di pubblico e di critica, dagli addetti ai lavori. Soddisfazione per Andrea Levy, che rilancia per il 2023: sarà sempre più Mi.Mo.
20 giugno 2022

Quando ci si impegna molto, motivandosi tra compagni di avventura verso un obiettivo arduo, si può affermare: “comunque vada sarà un successo”. Non è scontato però il successo e non lo era affatto per il Mi.Mo.

Ricordandosi ancora quante ne abbiamo viste, dal momento d’invenzione di quell’acronimo, proprio qui sulle pagine di automoto.it prima che altrove, all’edizione “full” del 2022. In questi anni Andrea Levy ha spinto a fondo sull’acceleratore, mai tirato indietro peggio che Tom Cruise in “Days of Thunder” perché qui non siamo al cinema, anche se non si rischia la vita.

E allora eccolo concretizzato e concluso, il Salone dell’auto nazionale per come lo abbiamo ora, negli anni Venti. E ringraziamo di averlo, anche se il formato open-air può e deve affinarsi ulteriormente, con le sue molte potenzialità di aggregazione e approfondimento. Portantosi magari a un livello sovranazionale, conquistando la tacca di appartenenza al ristretto "circus" dei Saloni dove debuttano le anteprime assolute, chissà... La concorrenza fatica negli spazi chiusi e il Mi.Mo. ha giocato d'anticipo mostrando cose che altrove non si sono fatte di egual misura

I numeri

Se delle decine di Case, delle novità ibride e delle rare supercar presenti abbiamo più volte detto, dopo quattro giorni ci sono le prime indicazioni da pubblico e addetti ai lavori. Un successo, il Milano Monza Open Air Motor Show 2022. Almeno pare sentendo le varie “campane” e gli umori, con certi contatori di pubblico (non pagante) che girano su cifre a cinque zeri.

Non solo per le tante vetture esposte liberamente nel cuore di Milano e Monza, o le supercar nei paddock dell’Autodromo di Monza. Ci sono anche lo spirito di ritrovo secondo una passione ed il confronto, resi possibili dal Mi.Mo. Non è difficile destare attenzione in centro, o catturare persone con qualche test-drive (qui si parla di alcune centinaia) ma soprattutto la presenza di molti giovani e persino famiglie nel paddock e sulle tribune del Tempio monzese: è qualcosa di non comune, ai giorni nostri.

E non si trattava di gare e tifoseria, ma di curiosità per la mobilità moderna e parzialmente anche storica. Tutto insieme, all’aperto e senza il vecchio formato fiera, molto più commerciale. Come dalla nostra fotogallery: supercar e hypercar, Club in pista, la Mille Miglia e la Tributo Ferrari, fino ai mezzi speciali in mostra con automoto.it. Già questa estate, promette l’organizzazione, saranno comunicate le date dell’edizione 2023 di MI.MO..

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