Mobilità elettrica: quasi 20.000 punti di ricarica

Mobilità elettrica: quasi 20.000 punti di ricarica
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Cresce l’offerta di strutture per rifornire di energia le vetture elettriche: le centraline installate a fine 2020 sono 9.709, per totali 19.324 postazioni
  • Alfonso Rago
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18 gennaio 2021

Ventimila le leghe sotto i mari percorse da Capitan Nemo col sottomarino Nautilus nel romanzo di Jules Verne, ventimila (quasi) i punti di ricarica a disposizione dei veicoli elettrici in Italia a fine 2020.

Il report curato da Motus-E fotografa la situazione al millimetro: a dicembre 2020 si contano 9.709 infrastrutture di ricarica accessibili al pubblico, per totali 19.324 punti di accesso alla rete elettrica, con una crescita dell’offerta di ben il 39% sull’anno precedente, malgrado le difficoltà della pandemia e del lockdown.

Dislocati per l'80% su suolo pubblico e per il restante 20% su suoli privati ad uso pubblico (supermercati o centri commerciali), il mix tra punti di ricarica è del 96% in corrente alternata e del 4% in corrente continua.

In un contesto positivo, le criticità si evidenziano analizzando la distribuzione territoriale, che registra un evidente divario tra Nord e Sud del Paese: infatti, il 57% circa delle infrastrutture sono nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro e solo il 20% nel Sud e nelle Isole.

La Lombardia è la regione con più punti di ricarica e da sola vanta il 17% di tutte le installazioni, con 3.326 punti contro i 2.467 registrati a febbraio; seguono il Piemonte con il 10,6%, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana con circa il 9% a testa; queste sei regioni coprono più del 60% del numero totale di infrastrutture in Italia.

Nel suo report, Motus-E ribadisce che la crescita della mobilità elettrica è legata a due fattori, la diffusione dei veicoli elettrici e l'installazione di un'adeguata rete di infrastrutture di ricarica, mentre in attesa che venga istituita la PUN (Piattaforma Unica Nazionale) permane una difficoltà di mappatura accurata dei dati. 

«Nonostante la pandemia - sottolinea Dino Micozzi, Segretario Generale di Motus-E - il trend nel nostro Paese è positivo ma ci conferma che è sempre più vitale fornire agli automobilisti una adeguata rete di infrastrutture di ricarica pubblica. Dobbiamo contribuire a sostenere la crescita delle auto elettriche con piani infrastrutturali adeguati alle ambizioni agevolandone le procedure di installazione delle stesse». 
 

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