Mondiale Rallycross. Ekstrom (Audi) incontenibile anche in Inghilterra

Mondiale Rallycross. Ekstrom (Audi) incontenibile anche in Inghilterra
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Allo svedese e all’Audi S1 RX EKS delle meraviglie il terzo successo consecutivo, Hockenheim, Mettet e ora il tempio del Rallycross, Lydden Hill. Solberg, secondo, ora insegue, e Timmy Hansen torna sul podio… inseguito dal fratellino
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
30 maggio 2016

Lydden Hill, 29 Maggio. Lydden Hill. Non a caso il tempio del Rallycross. Qui è nato tutto, comprese le “regole” della Storia amplificate nei Paesi Bassi per il primo salto di qualità epocale. È naturale che a Lydden Hill accadano, oggi, cose che il Rallycross, diventato nel frattempo Mondiale, non poteva neanche immaginare.

Una di queste è il “filetto” di Mattias Ekstrom, il non più giovanissimo Pilota svedese, 37 anni, che dopo aver sbancato Hockenheim e sorpreso per il bis concesso a Mettet, si permette ora il lusso di poter diventare il Pilota più consistente dell’invece giovane storia del Rallycross Mondiale.

Sinora il “titolo” spettava di diritto a Peter Solberg, vincitore, oltre che dei due Mondiali sin qui disputati, dei Rallycross di Canada, Francia e Germania nel 2014, e al Team Peugeot Total che aveva “infilato” consecutivamente Canada, Norvegia e Francia lo scorso anno, ma con due Piloti, Jeanney e Timmy Hansen. La cosa “strana” è che in precedenza, Ekstrom aveva vinto solo due volte, entrambe in Svezia nel 2014 e 2015, e che si è presentato al via di questa stagione con lo stesso Team, il suo, e la stessa auto con i quali non era andato oltre il quinto posto, ottenuto a pari merito con Davy Jeanney al termine della scorsa stagione.

Ora lo svedese, “lasciata” la prima vittoria della stagione al “Senatore”, non sbaglia un colpo e, dopo aver vinto le tre ultime date del Mondiale, è al comando della graduatoria provvisoria con 105 punti. A Solberg, che pure ha mosso la sua classifica, l’inconsueto ruolo di inseguitore. Fenomeno Ekstrom: va fortissimo il Pilota, ma va evidentemente altrettanto forte la Macchina, l’Audi S1 RX che il Team EKS ha ottenuto in una configurazione vincente. 

Il podio di Lydden Hill: 1 Mattias Ekström - 2 Petter Solberg - 3 Timmy Hansen
Il podio di Lydden Hill: 1 Mattias Ekström - 2 Petter Solberg - 3 Timmy Hansen

L’inizio della “storia” di Lydden Hill non aveva rilasciato nessun presagio sul suo epilogo. Anzi, l’inizio era stato dei più “classici” con le due vittorie ottenute con la formula uno-due da Solberg nelle due prime “heat” di qualificazione. Ekstrom era a ridosso, ma intanto era tornato “su” anche Timmy Hansen, finalmente con una Peugeot all’altezza della fama. Il sabato del Rallycross Mondiale di Lydden Hill, a causa della volontà di concentrare le emozioni alla domenica, finiva senza colpi di scena, e quindi quasi soporifero. Ma anche la domenica iniziava nel segno di Solberg, e Ekstrom finiva addirittura nelle retrovie a causa di una foratura nell’ultima sessione di qualifica vinta da Bakkerud.

Solberg, ancora lui, vinceva la prima semifinale, trascinando verso la finalissima i fratelli Hansen, e Ekstrom faceva lo stesso vincendo la propria, che promuoveva anche Bakkerud e il redivivo Tymerzianov, ma non Sébastien Loeb vittima di una gamma completa di piccoli problemi. Finale testa a testa inevitabile. Solberg forse più veloce, ma non in modo così evidente, ed Ekstrom tatticamente più accorto, e magari un filo fortunato. La finalissima diventa una questione sottile di scelta di pneumatici e di esecuzione del giro joker, quello “sacrificale” più lungo che tutti i Piloti son tenuti a fare. In entrambe le circostanze le scelte di Ekstrom si rivelano migliori. Il risultato finale premia lo svedese, che “vendica” la sconfitta dello scorso anno a Lydden Hill e passa al comando del Mondiale, ma non delude il norvegese, che in Inghilterra dimostra di aver recuperato la completa competitività della Citroen.

A proposito di “recuperi”, viene buono, finalmente, quello delle Peugeot che, ritrovata la velocità, possono tornare a coprire quel ruolo da protagoniste che avevano conquistato durante l’avvincente stagione scorsa. Dei due fratelli figli d’arte, Kenneth Hansen è uno degli inventori del Rallycross moderno, Timmy è risalito sul podio che non vedeva dalla Turchia dello scorso anno, e Kevin ha “rischiato” di salirvi, quarto per un soffio, proprio nel week end del diciottesimo compleanno!

Due settimane e tocca alla Norvegia, ad Hell, che non vuol dire inferno ma che può diventarlo!

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