Né sale né additivi chimici: in Germania il ghiaccio si combatte con l’acqua dei cetriolini

Né sale né additivi chimici: in Germania il ghiaccio si combatte con l’acqua dei cetriolini
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Un'idea tanto strana, quanto azzeccata: in Germania usano l'acqua dei cetriolini per sconfiggere il ghiaccio delle strade
15 dicembre 2025

Ogni inverno, nelle regioni europee più esposte al gelo, la sicurezza stradale passa da una pratica tanto semplice quanto invasiva: la dispersione di grandi quantità di sale sulle carreggiate per prevenire la formazione di ghiaccio. Una soluzione efficace, certo, ma non priva di costi economici, ambientali e logistici. Ed è proprio da qui che nasce l’idea, tutta tedesca, di ricorrere a un’alternativa insolita quanto sorprendente: l’acqua dei cetriolini sottaceto.

Non si tratta di folklore o di un esperimento da laboratorio, ma di una pratica già operativa. Il secondo aeroporto più grande della Germania, quello di Monaco di Baviera, utilizza da tempo una speciale salamoia derivata dal processo industriale di fermentazione dei cetrioli per mantenere libere dal ghiaccio piste di decollo, atterraggio e aree di manovra.

Il sale: efficace, ma non infinito

Tradizionalmente, per contrastare le gelate si impiega il cosiddetto “sale di roccia”, chimicamente identico al comune sale da cucina ma con granulometria più grossa e non destinato al consumo umano. Sparso sull’asfalto, abbassa il punto di congelamento dell’acqua e aiuta i veicoli a mantenere aderenza, a patto che velocità e pneumatici siano adeguati alle condizioni.

Le quantità in gioco, però, sono enormi. In situazioni ordinarie, per coprire le principali arterie stradali si parla di centinaia di migliaia di chilogrammi di sale ogni inverno. In casi eccezionali, come durante eventi meteorologici estremi, i consumi possono crescere ulteriormente. A fronte di un costo relativamente contenuto – tra i 70 e i 90 euro a tonnellata – il problema non è solo economico, ma anche ambientale: il sale danneggia il suolo, la vegetazione e, nel lungo periodo, le infrastrutture.

La soluzione individuata in Germania nasce dall’economia circolare. Durante la produzione industriale dei cetriolini sottaceto, la fermentazione genera grandi quantità di salamoia residua. Invece di smaltirla nella rete fognaria, una parte di questo liquido viene recuperata, filtrata e sottoposta a un ulteriore trattamento, aumentando la concentrazione di sale fino a circa il 22%.

Il risultato è un liquido antigelo particolarmente efficace, che può essere spruzzato direttamente sull’asfalto. Secondo i test condotti, questa salamoia è in grado di prevenire la formazione di ghiaccio anche a temperature molto rigide, fino a circa -18 °C, rendendola adatta non solo alle strade, ma anche alle infrastrutture critiche come gli aeroporti.

È importante chiarirlo: non si tratta del liquido che si trova nei barattoli di cetriolini acquistati al supermercato, dove il contenuto di sale è troppo basso per avere effetti antighiaccio. La materia prima arriva invece dalle cosiddette “fattorie di cetrioli”, dove la produzione avviene su scala industriale.

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Un’alternativa già collaudata

L’aeroporto di Monaco non è l’unico a sfruttare questa tecnologia. Anche BMW utilizza da anni un liquido simile per mantenere sicuri i viali del suo grande stabilimento di Dingolfing. L’obiettivo è duplice: ridurre il consumo di sale tradizionale e valorizzare un sottoprodotto industriale che altrimenti sarebbe uno scarto.

Soluzioni analoghe esistono anche in altri Paesi europei, compresa l’Italia, dove l’uso di salamoie liquide consente in alcuni contesti di limitare l’impiego di sale solido. Tuttavia, il costo resta un fattore discriminante: la salamoia trattata può arrivare a costare fino a tre volte di più rispetto al sale tradizionale, rendendone difficile una diffusione su larga scala.

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