Nissan vuole chiudere la fabbrica storica di Oppama: scelta difficile, ma necessaria

Nissan vuole chiudere la fabbrica storica di Oppama: scelta difficile, ma necessaria
Pubblicità
Nissan prevede la chiusura dello storico impianto di Oppama entro il 2027. Una scelta sofferta ma strategica per rilanciare il marchio.
17 luglio 2025

Nissan ha annunciato una delle decisioni più difficili degli ultimi anni: la chiusura dello storico stabilimento di Oppama entro la fine dell’anno fiscale 2027. Si tratta di una mossa cruciale all’interno del piano di rilancio globale “Re:Nissan”, con cui la casa giapponese punta a ridurre la propria capacità produttiva e a ritrovare solidità economica in uno scenario internazionale sempre più competitivo.

Il piano prevede la riduzione del numero di impianti produttivi da 17 a 10 e un taglio alla capacità di produzione annuale da 3,5 a 2,5 milioni di unità. L’obiettivo dichiarato è arrivare a un tasso di utilizzo degli impianti vicino al 100%, migliorando la redditività e abbattendo i costi fissi. In quest’ottica, la produzione di veicoli verrà progressivamente trasferita da Oppama a Nissan Motor Kyushu, nella prefettura di Fukuoka, considerata più efficiente sotto il profilo logistico, industriale e degli investimenti futuri.

Una scelta dettata da logiche economiche, certo, ma che ha anche un peso simbolico: lo stabilimento di Oppama ha rappresentato per decenni un pezzo importante della storia Nissan, contribuendo alla produzione di alcuni dei modelli più iconici del marchio.

Nonostante la chiusura delle linee produttive, il gruppo manterrà attive le altre strutture presenti nell’area, come il Nissan Research Center, il circuito di prova GRANDRIVE, il centro crash test e il molo Oppama Wharf. Queste funzioni continueranno a operare normalmente, a testimonianza del legame che Nissan vuole conservare con il territorio.

Per quanto riguarda i lavoratori, l’azienda ha garantito il mantenimento dell’occupazione fino al 2027, impegnandosi a definire, in collaborazione con i sindacati, politiche chiare e condivise per la gestione del personale oltre quella data.

Il nuovo programma di Nissan
Il nuovo programma di Nissan
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

“Una scelta dolorosa, ma per un futuro sostenibile”

A spiegare il senso di questa decisione è stato il nuovo CEO Ivan Espinosa, che non ha nascosto l’impatto umano e simbolico della chiusura di Oppama.

“Oggi Nissan ha preso una decisione difficile ma necessaria. Non è stato semplice, né per me né per l’azienda, ma credo sia un passo fondamentale per superare le sfide attuali e costruire un futuro sostenibile”

Nuovo CEO, Ivan Espinosa

Oppama non è una semplice fabbrica, è parte dell’identità del marchio Nissan e, proprio per questo, Espinosa ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i dipendenti, la comunità locale e i partner industriali che hanno contribuito al successo dello stabilimento, sottolineando che lo spirito di Oppama continuerà a vivere in tutto ciò che Nissan farà in futuro.

A livello operativo, la casa automobilistica sta attualmente valutando un ampio ventaglio di opzioni sul futuro dell’impianto una volta terminata la produzione, senza però anticipare decisioni definitive. I costi legati al trasferimento della produzione e alla ristrutturazione interna non sono ancora stati comunicati, ma verranno illustrati con la prossima presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre.

Sul piano strategico, la razionalizzazione delle fabbriche consentirà a Nissan di concentrare gli investimenti su impianti più moderni e competitivi, rafforzando così la propria capacità di adattarsi alla transizione elettrica e alla crescente pressione sui margini.

Il trasferimento a Nissan Motor Kyushu viene considerato dall’azienda come la soluzione più efficace per ottimizzare le risorse, migliorare la competitività e garantire un percorso di crescita di lungo termine. Certo, il prezzo da pagare è alto. Ma in un’industria automobilistica in continua trasformazione, dove servono scelte rapide e coraggiose, Nissan ha deciso di puntare tutto su un futuro più sostenibile ed efficiente, anche a costo di dire addio a un pezzo importante del proprio passato.

Pubblicità