Noleggio a lungo termine: vicini a quota un milione

Noleggio a lungo termine: vicini a quota un milione
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Oltre alle flotte aziendali, cresce la quota dei privati che scelgono tale servizio: nella composizione della richiesta, più vetture a benzina e meno diesel, mentre le elettriche superano le vetture a metano
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
11 ottobre 2019

La formula piace ed attira un numero crescente di utenti: piuttosto che al possesso, si pensa all’uso “senza pensieri“, categoria condensata nella modalità del noleggio a lungo termine.

E’ ormai prossima la soglia del milione di veicoli circolanti in Italia con tale modalità: secondo i dati diffusi dall’Aniasa, l’Associazione che in seno a Confindaustria rappresenta il settore dei servizi legati alla modalità, dopo un 2018 all'insegna della crescita eppur segnato negli ultimi mesi dalla riduzione delle immatricolazioni, il noleggio a lungo termine nei primi sei mesi del 2019 ha toccato quota di 944.000 unità in flotta (+13% rispetto al primo semestre dello scorso anno), mentre per la prima volta nei sei mesi iniziali dell'anno è stato superata la soglia dei 3 miliardi di euro del giro d'affari legato a tale formula.

Storicamente, ricorrono al noleggio al lungo termine le aziende, ma negli ultimi anni è in forte crescita la percentuale dei privati: le dinamiche del settore differiscono a seconda dei canali.

Nel primo caso, infatti, il clima di incertezza economica e le campagne di demonizzazione del diesel hanno spinto le aziende a prolungare i contratti già attivi piuttosto che a rinnovare il proprio parco auto, preferendo le utilitarie e riducendo il ricorso ai veicoli a gasolio (dal 75% al 66% di quota), a favore soprattuto di quelle a benzina (con l'effetto paradossale dell'aumento delle emissioni di CO2).

La contrazione delle immatricolazioni (161.000 unità e -1% sul 2018), insieme alla contestuale crescita della flotta, conferma il ritorno al prolungamento temporale dei contratti in essere, ben oltre i tradizionali 36 mesi.

Il canale dei privati, a sua volta, nel primo semestre 2019 conferma il trend di crescita: secondo le stime dall’Aniasa ad oggi è stata superata quota 52.000 contratti, che pur rappresentando un dato contenuto, rimarca lo sviluppo del segmento che negli ultimi due anni, più che raddoppiato in termini numerici (erano 25.000 nel 2017) e che ha notevoli margini di espansione, grazie alle proposte con costi fissi e pacchetti “all inclusive“ che sono alla base del successo della formula.

Collegato alla crescita dei privati spicca il significativo aumento delle utilitarie, 42.000 veicoli (+17% e quota che supera il 25% del totale immatricolato a noleggio), a fronte di un calo di tutti gli altri segmenti, in particolare delle medie-superiori (35.000 e -13%)

Le campagne di demonizzazione del diesel e le sempre più diffuse limitazioni alla circolazione a livello locale hanno determinato un deciso calo della richiesta di tale motorizzazione anche nel settore delle flotte aziendali: dopo un 2018 che aveva registrato addirittura un aumento dell’1%, nei primi sei mesi, il gasolio (che resta comunque di gran lunga l'alimentazione "regina" del long term) ha visto ridursi la quota di quasi il 10% punti (dal 75,5% al 66,2% del totale): a guadagnarne sono le vetture a benzina (salite al 16,4% al 25%) e quasi tutte le alimentazioni alternative: 8.300 le vetture ibride (+9% sullo stesso periodo del 2018), 3.400 le GPL (+19%), elettriche (quasi 1.500 auto e +42%), con la sola eccezione del metano (1.000 unità e -32%).

Nella classifica delle vetture più richieste nel noleggio a lungo termine si conferma la Fiat Panda, seguita da Renault Clio, Lancia Ypsilon, Fiat 500X e Jeep Renegade.

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