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Renault ha presentato in India il restyling della Kiger, il SUV compatto sotto i quattro metri pensato per soddisfare le esigenze di un mercato tra i più competitivi e dinamici al mondo. Il modello si aggiorna con uno stile più moderno, nuove dotazioni tecnologiche e una bmotori ottimizzata, per rispondere a una domanda che in India vede i B-SUV protagonisti assoluti, con oltre la metà delle vendite complessive.
La nuova Kiger mantiene le dimensioni contenute che le permettono di rientrare nella tassazione agevolata per le auto sotto i 4 metri in India, ma introduce dettagli estetici più curati, una firma luminosa aggiornata e materiali interni migliorati. Sul fronte delle motorizzazioni, Renault propone un 1.0 aspirato e un più brillante 1.0 turbo benzina, abbinabili a cambio manuale o automatico CVT.
L’abitacolo beneficia di un infotainment aggiornato con schermo touch da 8 pollici, compatibilità Android Auto e Apple CarPlay wireless, oltre a una nuova strumentazione digitale. Non mancano sistemi di assistenza alla guida di base e dotazioni di comfort come il climatizzatore automatico e il caricatore wireless. Un pacchetto che rende la Kiger più competitiva rispetto a rivali come Hyundai Venue, Kia Sonet o Tata Nexon.
Sebbene progettata per l’India, la nuova Kiger ha caratteristiche che la renderebbero appetibile anche per il mercato europeo: dimensioni compatte ideali per le città, un design accattivante e un abitacolo spazioso in rapporto alle misure esterne. In Europa, tuttavia, sarebbe necessario un adattamento della gamma motori: la clientela richiederebbe soluzioni elettrificate, almeno mild-hybrid o full hybrid, per rispettare normative e avere dei consumi più contenuti.
Se Renault decidesse di proporla anche nel Vecchio Continente, la Kiger potrebbe affiancare Captur con un posizionamento più accessibile, entrando nella fascia dei B-SUV entry-level, un segmento in forte crescita e sempre più conteso.
Per ora la Kiger resta un prodotto dedicato al mercato indiano e ai Paesi emergenti, ma il suo restyling conferma come Renault stia investendo su una gamma differenziata per aree geografiche, con modelli ad hoc a seconda delle esigenze locali. Un approccio che, in futuro, potrebbe però trovare nuove sinergie con il mercato europeo, sempre più attento a SUV compatti e urbani.