Nuovo DPCM, i concessionari restano aperti

Nuovo DPCM, i concessionari restano aperti
Pubblicità
Secondo quanto stabilito dal DPCM in vigore dal 6 novembre, i concessionari di auto e moto saranno aperti in tutta Italia, in quanto considerati attività essenziali
4 novembre 2020

Tra le misure del nuovo DPCM (qui il documento ufficiale) in vigore da venerdì 6 novembre al 3 dicembre prossimo, figurano anche le modalità e tempi di apertura delle diverse attività commerciali. I provvedimenti variano in base al grado di rischio percepito per ciascuna Regione del nostro paese. Le Regioni a minor rischio, contrassegnata dal colore giallo, saranno interessate solo dalle misure di carattere nazionale, mentre le zone arancioni e rosse dovranno sottostare a normative più stringenti. Le Regioni rosse sono Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta; Puglia e Sicilia sono arancioni.

Nelle zone gialle, i concessionari di auto e moto saranno aperti, come del resto tutte le attività commerciali al dettaglio. Essendo inseriti nella lista delle attività commerciali di prima necessità, saranno aperti anche nelle zone rosse. "Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi", si legge nel Dpcm Art. 1.9.dd.

Con riferimento alle zone rosse, poi, l'Art 1-ter 4.b stablisce: "Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie". Nell'Allegato 23 della lista delle attività ritenute essenziali figura anche il "Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti e accessori". Attività, quindi, che potranno restare aperte anche nelle zone a maggior rischio del nostro Paese. 

Argomenti

Pubblicità