Operai Audi ancora in protesta a Bruxelles: la tensione non scende

Operai Audi ancora in protesta a Bruxelles: la tensione non scende
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I cancelli della fabbrica di Audi a Bruxelles rimangono sbarrati: ecco cosa sta succedendo
12 settembre 2024

Restano ancora sbarrati i cancelli della fabbrica di Audi a Bruxelles. Le chiavi di 200 auto nuove che erano state sequestrate la scorsa settimana dai dipendenti sono state restituite, ma l'agitazione non si placa. "I lavoratori si sentono traditi e aspettano un segnale forte dalla direzione": queste le parole della rappresentante del sindacato Cne, Dominique Bray, riportate dall'Ansa. Tutto era cominciato nel mese di luglio, quando Audi, vista la scarsa domanda relativa al SUV elettrico Q8 e-tron, aveva paventato la chiusura dello stabilimento belga. 

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La situazione è ulteriormente precipitata quando, al rientro dopo la pausa estiva, il gruppo Volkswagen, controllante di Audi, ha confermato che nei prossimi anni non saranno prodotti nuovi modelli a Bruxelles. I dipendenti hanno deciso di passare alle maniere forti, sequestrando le chiavi delle auto, e l'azienda ha minacciato azioni legali se non fossero state prontamente restituite. Gli stipendi dei lavoratori sono al momento congelati, e sono in corso trattative con il ministero del Lavoro belga per sbloccare la situazione.

"Se non verranno offerte garanzie o compensazioni ai lavoratori, la situazione potrebbe degenerare", l'allarme di Bray. Le prospettive per il futuro non sono incoraggianti, e la potenziale soluzione della vendita della fabbrica a un investitore asiatico non sembra convincere i rappresentanti dei lavoratori. Secondo quanto spiegano i sindacati, infatti, l'unico potenziale acquirente che ha visitato lo stabilimento non avrebbe le capacità finanziare per affronare degli investimenti. La partita, per ora, resta aperta.

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