Piemonte: stop ai diesel Euro 5, ecco le regole e le conseguenze

Piemonte: stop ai diesel Euro 5, ecco le regole e le conseguenze
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Carlo Bellati
  • di Carlo Bellati
La Regione Piemonte si prepara a bloccare alcune auto diesel e benzina dal 15 settembre. Per il Ministro Salvini è una forzatura
  • Carlo Bellati
  • di Carlo Bellati
28 agosto 2023

Torino non è più la "capitale dell'auto", ma di essa è rimasta la parte meno piacevole, i gas di scarico. Prima città italiana per inquinanti, viaggia intorno al 52° posto nella poco invidiabile classifica delle città che emettono più CO2 al mondo, ma non sembra tanto l'emissione di gas serra a preoccupare il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, ma piuttosto le polveri sottili, visto che dal 15 settembre (e fino al 15 aprile 2024) intende applicare un blocco a Torino e in altri 76 comuni alle diesel Euro 5 (auto prodotte prima del 2014). L'intenzione è quella di applicare una sentenza della Corte europea di Giustizia che, se disattesa, porterebbe ad una multa, e l'unico modo per evitarla sarebbe un intervento del Governo presso Bruxelles.

Ecco le nuove regole

Dal 15 settembre 2023 e fino al 15 aprile 2024, non sarà consentito l’ingresso nei comuni aderenti, tutti i giorni 24 ore su 24, alle auto diesel e benzina fino a Euro 2, GPL e metano fino a Euro 1, ma a queste si aggiungono: 

  • divieto dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì dei veicoli diesel Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 (con o senza FAP) trasporto persone (categoria M1, M2, M3);
  • dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì dei veicoli diesel Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 (con o senza FAP) per trasporto merci (categoria N1, N2, N3);

I Comuni che dovranno applicare la norma sono questi

  • Torino, Alpignano, Avigliana, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, 
    Carignano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Poirino, Rivalta di Torino, Rivarolo Canavese, Rivoli, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, 
    Volpiano
  • Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza 
  • Asti, Canelli, Nizza Monferrato, 
  • Biella, Cossato, Valdilana
  • Cuneo, Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo
  • Novara, Arona, Borgomanero, Cameri, Galliate, Oleggio, Trecate
  • Verbania, Omegna
  • Vercelli, Borgosesia

Il ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin si stanno adoperando perché il blocco non venga attuato visto che metterebbe in difficolta centinaia di migliaia di piemontesi, studenti e lavoratori che vedranno la loro auto a rischio multa praticamente su quasi tutto il territorio.

La soluzione proposta, che in Lombardia non sta funzionando (qui vi spieghiamo perché) è quella di ricorrere al sistema Move-in che prevede una scatola nera a bordo che registra i chilometri fatti con un massimo di percorrenza annua fissato dall'ARPA Piemonte e diverso per le varie omologazioni. La scatola nera costa circa 30 euro e ha pure un costo annuale di 20 euro, e il Governatore Cirio sta cercando risorse per renderla gratuita (2 milioni di euro) e scalare il costo annuale dalla tassa di possesso.

Il boomerang Move-in

L'installazione della scatola nera anche in Piemonte incorrerebbe nelle stesse incongruenze che riguardano Area B di Milano: come detto, gli orari del divieto per le Euro 5 Diesel vanno dalle 8 alle 19 e dal lunedì al venerdì, in altri orari è libera, salvo le emergenze. Ma Move-in conteggia i km percorsi 24 ore al giorno e 365 giorni l'anno. Quindi con la sua installazione vengono conteggiate anche le percorrenze che sarebbero altrimenti libere al di fuori degli orari e dei giorni "vietati", festivi compresi. Per il momento le soglie stabilite sono abbastanza alte (9.000 km per i privati, 11.000 per i commerciali, quelle lombarde sono molto più punitive), ma non è detto che rimangano così. La Regione ha una pagina di domande frequenti qui.  

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