Porsche Carrera Cup, dalla simulazione alla realtà con Enzo Bonito [Video]

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  • di Automoto.it
Dopo la vittoria nel trofeo italiano di simulazione, Enzo Bonito è sceso in pista ad Imola per affrontare una gara vera. Ecco com'è andata
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8 ottobre 2018

Sabato 6 ottobre è andata in scena ad Imola gara 1 della Porsche Carrera Cup Italia e, per la prima volta nel "bel paese", al volante della Porsche 911 GT3 Cup era presente un pilota proveniente dal mondo dei simulatori: Enzo Bonito.

Essendo il campione della Porsche Carrera Cup eSport organizzata dalla casa di Stoccarda in collaborazione con AK Informatica sul simulatore Assetto Corsa, Bonito , dopo essersi imposto nel trofeo virtuale suddiviso in 4 appuntamenti e dove hanno partecipato diversi piloti virtuali italiani d'elite, ha avuto la possibilità di partecipare ad una vera competizione a bordo di una vera auto: un sogno che diventa realtà.

Dopo aver ottenuto la licenza ACI Sport e superato il test di abilitazione, il pilota reggiano ha affrontato con determinazione e sorprendente caparbietà i turni di prove libere e di qualifica, sfortunatamente nel giro "buono" ha accusato un problema al motore tuttavia, cronometro alla mano, avrebbe ottenuto il tempo di 1.47 basso, un risultato assolutamente rimarchevole!

Purtroppo le pessime condizioni metereologiche sono perdurate per tutta gara 1 costringendo la DG a far uscire la safety car, rimasta in pista per quasi tutta la durata della competizione. La pioggia battente e i rivoli d'acqua hanno reso la situazione difficile per i piloti esperti (alcuni finiti in testacoda o nella sabbia) ma Enzo Bonito, grazie ai consigli del team Porsche e ad una bella dose di sangue freddo, non sbaglia e mantiene saldamente la sua 911 GT3 Cup in pista trovando, nel finale, il secondo posto nella categoria Silver Cup.

Una gara in condizioni proibitive ma Bonito rimane in pista e sale sul podio Silver Cup
Una gara in condizioni proibitive ma Bonito rimane in pista e sale sul podio Silver Cup

Simulazione e realtà

Al microfono del nostro Alberto Pellegrinetti, in merito alle differenza tra realtà e simulazione, Bonito ha dichiarato che i simulatori aiutano molto nell'apprendimento delle linee e dei punti di corda della pista; anche il force feedback aiuta a familiarizzare con le reazioni della vettura reale.

Ovviamente, il titolo simulativo non è in grado (senza una postazione dinamica) di "preparare" un pilota virtuale alle forze reali, accelerazioni, frenate e trasferimenti di carico; nemmeno il feeling con la sua pedaliera, ci confessa, è paragonabile a quello provato nella realtà. Per quanto riguarda lo sforzo fisico invece, Enzo Bonito non ha accusato particolari criticità.

Sorridente ma probabilmente anche un pò deluso dalle condizioni meteo in cui si è svolta la gara, siamo certi che il velocissimo simracer non dimenticherà facilmente questa esperienza.

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