Pro Draft, ombre sulle selezioni dei piloti virtuali

Pro Draft, ombre sulle selezioni dei piloti virtuali
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  • di Automoto.it
Attualmente in corso presso il circuito di Silverstone le prove per i simracers qualificati al pro draft. Ma qualcosa non torna
  • di Automoto.it
6 luglio 2018

I 4 round di qualificazione online hanno richiamato più di 66.000 simracers da tutto il mondo: 111 nazioni rappresentate con il 23% dei piloti di nazionalità in inglese, seguiti da americani e tedeschi.

Obbiettivo? Uno degli eventi più seguiti e più ambiti nel campo degli eSport, arrivare al Pro Draft di Silverstone.

Nel 2017

Un evento di questa portata, con numerosi interessi economici e d'immagine sul palcoscenico e dietro le quinte, aveva già mostrato diverse "stranezze" nel 2017.

La scelta dei piloti virtuali dovrebbe essere il risultato di colloqui individuali e prove (annunciate solo on site) per stabilire chi merita di rappresentare la scuderia reale nella competizione eSport.

Il 2017 ci aveva lasciato con diversi interrogativi e dubbi irrisolti.

Nel 2018

Quest'anno, Liberty Media, dovrebbe garantire non solo una maggior trasparenza da parte dei team ma anche una maggior imparzialità dettata dall'impegno che, questi giovani o più maturi simracers, hanno impiegato per raggiungere i Pro Draft di Silverstone.

Sempre prove fisiche, al simulatore ed in pista per decretare chi è più adatto a ricoprire il ruolo di pilota virtuale ma, anche quest'anno, sembra chiaro che non siano effettivamente 18 i "sedili" da assegnare.

Numerosissime le indiscrezioni che circolano in questi giorni, specialmente riguardo l'assenza di Enzo Bonito che, sembrerebbe, abbia già un posto assicurato nel team Red Bull.

Le ombre dell'eSport

Nulla è dato per certo ma i segnali sembrano molto chiari.
Il team Force India avrebbe già indicato Mads SørensenMarcel Kiefer come suoi piloti ufficiali senza preoccuparsi del Pro Draft se non per la scelta della riserva.

Non molto corretto a nostro parere.

Ricordiamo che sono volati in Inghilterra 5 piloti italiani: Gianfranco Giglioli, Amos Laurito, David Tonizza, Pino Macrì e Rosario Sinacori.

Le scuderie F1 che hanno aderito al progetto eSport sono invece: Mercedes AMG Petronas Motorsport, Red Bull Racing, Force India F1, Williams, Renault, Haas, McLaren, Toro Rosso e Sauber.

Ferrari non ha aderito.

Decisione oculata o semplice disinteresse?

 

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