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Lontano dalla Formula 1 ormai da due anni, Sebastian Vettel si gode una vita tranquilla, circondato dalla sua famiglia e lontano dalla frenesia del Circus. Il quattro volte campione del mondo ha recentemente ricordato il burrascoso addio alla Red Bull per approdare in Ferrari. Le porte di Milton Keynes, però, per lui non sono mai state davvero chiuse e un ritorno non è da escludere.
Sebastian Vettel è entrato nella leggenda della Formula 1 vincendo quattro titoli mondiali consecutivi con la Red Bull dal 2010 al 2013. Nel 2015 ha deciso di affrontare una nuova sfida con la Ferrari, lasciando il team anglo-austriaco per inseguire il sogno di riportare il Cavallino al titolo, oltre al suo quinto in carriera. Ci è andato vicino, chiudendo secondo nel 2017 e nel 2018, sempre alle spalle di Lewis Hamilton, amico e rivale con cui conserva un ottimo rapporto ancora oggi.
Ripensando alla scelta di lasciare la Red Bull, Vettel ha dichiarato di non avere rimpianti, anche se avrebbe preferito che alcune cose andassero diversamente: “Non rimpiango quel passaggio in sé. Mi ha dato molto in termini di esperienza e mi ha fatto capire cosa avevo davvero alla Red Bull all’epoca”, ha raccontato al podcast di ORF Sport am Sonntag.
“Credo che l’elemento umano si sia un po’ perso – ha spiegato, riferendosi alla separazione dal team di Milton Keynes, tenuto all’oscuro del suo accordo con la Ferrari a causa di una clausola di riservatezza – mi sono attenuto troppo rigidamente a certi accordi. Forse sarebbe stato più dignitoso dire semplicemente la verità e non seguire quella clausola”. Nonostante ciò, il rapporto con la Red Bull è rimasto solido: “Anche se in seguito mi sono divertito molto in Ferrari, una parte importante di me si identifica ancora con la Red Bull e con la Red Bull Racing. Ho ancora un ottimo rapporto con molte persone con cui ho lavorato”.
Non a caso, anche dopo il ritiro, Vettel ha fatto visita più volte al box del team. Era a Silverstone, ad esempio, per osservare da vicino il ritorno in pista di Daniel Ricciardo nel 2023. E da esterno ha continuato a scambiare opinioni con vecchi colleghi, tra cui Hamilton, parlando anche del rapporto con Riccardo Adami, l’ingegnere di pista di entrambi in Ferrari.
the way Daniel Ricciardo looks at Sebastian Vettel when he realises it’s him 🥹
— WTF1 (@wtf1official) July 11, 2023
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Proprio questo suo approccio e la sua esperienza lo hanno reso uno dei nomi più accreditati per un ruolo dirigenziale in Red Bull, in particolare come possibile erede di Helmut Marko nella gestione del programma giovani. “Le conversazioni non sono ancora così intense o approfondite, ma siamo in contatto sull’argomento”, ha confermato Vettel.
A commentare la possibilità è stato anche Jonathan Wheatley, ex direttore sportivo Red Bull e attuale team principal Sauber: “Sostituire Helmut è una sfida enorme. Non credo possa farlo una sola persona. Non vedo Sebastian da tempo, ma è una persona ammirevole, come tutti sapete. So che ci sono stati contatti tra le parti, ma non so altro. Spero comunque che Helmut resti ancora a lungo”.