PSA-GM: nel 2018 tre nuovi modelli dall'alleanza franco-americana

PSA-GM: nel 2018 tre nuovi modelli dall'alleanza franco-americana
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Un van commerciale, un SUV e un monovolume compatto verranno realizzati negli stabilimenti di Vigo, Saragozza e Sochaux grazie ad un accordo tra i due gruppi che mette fine alla partnership tra FCA, i francesi e GM
15 aprile 2015

Il prossimo Opel Combo non sarà più il “cugino tedesco” del Fiat Doblò. General Motors ha infatti annunciato che la prossima generazione di veicoli commerciali compatti verrà realizzata nell'ambito di un accordo con il gruppo PSA Peugeot Citroen che prevede la realizzazione dei successori degli attuali Citroen Berlingo, Peugeot Partner e Opel Combo sulla base della nuova architettura di veicoli commerciali del gruppo transalpino. I tre modelli, che condiveranno la stessa meccanica ma si differenzieranno nel design, saranno assemblati nello stabilimento di Vigo ed arriveranno sul mercato non prima del 2018.

In arrivo altri due modelli PSA-GM

Il nuovo van PSA-GM non è il solo nuovo modello che nascerà dall'alleanza franco-americana: secondo la stessa intesa, nello stabilimento GM di Saragozza nascerà un nuovo monovolume di segmento B, mentre dallo stabilimento PSA di Sochaux uscirà il prossimo SUV-crossover di segmento C. Si tratta dei modelli che sostituiranno le attuali Citroen C3 Picasso e Opel Meriva e Peugeot 3008 e Opel Antara, il cui ciclo di vita è pressoché esaurito.

Stop alla collaborazione con FCA

L'alleanza ha anche una implicazione per la produzione della fabbrica Fiat-Tofas di Bursa, dove vengono attualmente assemblati Fiat Doblò e Opel Combo, ma anche Peugeot Bipper e Citroen Nemo, oltre alle Fiat Fiorino, Qubo, Linea, Palio e Albea. Rinunciando alla collaborazione con il marchio di Russelsheim Fiat libererà risorse per produrre in Turchia la prossima segmento C che prenderà il posto della Bravo. Ciò non esclude per Fiat-Chrysler altre forme di collaborazione con General Motors. In una recente dichiarazione a Bloomberg Sergio Marchionne ha giudicato «tecnicamente possibile» anche una possibile fusione con GM, includendo nel novero dei potenziali alleati anche Ford. 

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