RC Auto: il premio è calato del 5,6% rispetto al 2012

RC Auto: il premio è calato del 5,6% rispetto al 2012
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Il premio medio, secondo Ania, è calato da 560 a 525 euro. La sorpresa, però, è dietro l'angolo: nel 2014 è atteso infatti un andamento a rialzo dei premi che dovrebbero salire a 114 miliardi, ovvero l'8,8% in più
2 luglio 2013
Si ferma, momentaneamente, la corsa dei premi per l'RC Auto. Dopo che nel 2010 e 2011 il valore medio del premio è salito del 10,7% nel 2012 é aumentato dello 0,7%, mentre nel primo trimestre 2013 il costo della copertura è sceso del 5,6% sul 2012. Il costo medio dei sinistri è salito del 6,1% a 4.797 euro, mentre a livello complessivo il costo dei sinistri è sceso del 9,9% a 12,1 miliardi di euro.
 
"Il premio medio incluse le tasse - ha dichiarato Aldo Minucci, Presidente Ania - è calato da 560 a 525 euro. La crisi ha ridotto il numero dei veicoli in circolazione e di conseguenza si registra "un calo significativo del numero dei sinistri".
 
I premi, comunque, rimangono molto alti e nel 2014 è atteso un andamento in rialzo dei premi, che dovrebbero salire a 114 miliardi (+8,8%). "Il carico impositivo sui premi di assicurazione in Italia si conferma tra i più elevati in Europa con valori di aliquota complessiva pari al 25,5%, sopra la media Ue". Pesano, spiega l'Ania, le delibere a livello locale delle singole province, che solo in 9 casi non hanno deliberato alcun aumento dell'aliquota.
 
Alla fine di aprile 2013, infatti, solo 4 province hanno ridotto l'aliquota. A fine dicembre 2012 l'imposta sui premi era pari a 15,00%; prima di ogni delibera era pari a 12,50%. 
Il confronto con la situazione dei singoli paesi mostra una tassazione notevolmente più contenuta nel Regno Unito (6%), in Spagna (8,15%) e in Austria (11%). Nel ramo r.c. generale l'aliquota dell'imposta italiana risulta essere ancora una volta la più gravosa in Europa (22,25%) dopo quella finlandese (24%) e da anni è stabilmente superiore a quelle applicate da Germania (19%), Francia (9%), Spagna (6,15%) e Regno Unito (6%).
 
Fonte: Ansa

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