F1. “Horner? Ha giocato sporco. Se ne fosse andato prima, Verstappen avrebbe vinto il mondiale”: Helmut Marko colpisce ancora

F1. “Horner? Ha giocato sporco. Se ne fosse andato prima, Verstappen avrebbe vinto il mondiale”: Helmut Marko colpisce ancora
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Fresco del suo addio alla Red Bull, Helmut Marko non perde l'occasione di sparare a zero su Christian Horner, svelando i retroscena delle loro lotte di potere
14 dicembre 2025

Helmut Marko avrà anche lasciato la Red Bull, ma la voglia di chiacchierare con la stampa non gli è certamente passata. In un’intervista esclusiva rilasciata a De Limburger, l’ex superconsulente della scuderia di Milton Keynes si è tolto diversi sassolini dalla scarpa, andando a colpire soprattutto Christian Horner. “Non c’era nulla di personale”, esordisce Marko raccontando l’addio del manager. “Fondai la Red Bull Racing nsieme a Didi (Mateschitz, ndr) nel 2005. Decidemmo di nominare Horner team principal, e io assunsi il ruolo di consulente. Il potere sarebbe sempre rimasto in Austria”.

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“Ricordo che Didi era presente a una festa prima del GP d’Austria del 2022, anche se non stava già bene. Christian venne da me e mi disse ‘non arriverà alla fine dell’anno’. Da quel momento in poi, cominciò a ingraziarsi Chalerm Yoovidhya (detentore del 51% delle quote del gruppo Red Bull, ndr). Quando Didi morì, qualche mese dopo, fece di tutto per prendere il potere con il supporto di Yoovidhya. Feci quanto possibile per evitare che questo accadesse nel nome del 'team austriaco'”. Due anni più tardi, Marko sarebbe riuscito nell’intento di liberarsi di Horner.

Era necessario fare qualcosa, perché la performance in pista non era all’altezza - ha spiegato Marko -. Se l’avessimo fatto prima, comunque, saremmo stati più veloci e Max sarebbe diventato campione del mondo. Sono fermamente convinto di questo. Ma gli ultimi anni con Horner non sono stati affatto piacevoli. Ha giocato sporco”. E Marko ha fornito anche degli esempi. “Vi ricordate quando in squadra c’era Sergio Perez e qualcuno ha sostenuto che io avessi detto che i messicani sono meno concentrati degli olandesi o dei tedeschi? Era tutto finto, forse orchestrato proprio da loro. Esattamente come quando nel 2024 si era diffusa la voce che avessi detto che lo sviluppo del nostro motore era in ritardo rispetto alla tabella di marcia e che avremmo perso Ford come sponsor”.

“Non l’ho mai detto, ma Horner voleva servirsene per sospendermi. Max intervenne a Jeddah, e non accadde”. Marko avrebbe avuto la sua rivincita, capace come sarebbe stato di convincere Yoovidhya delle malefatte di Horner. “Fummo in grado sempre più spesso di dimostrare che Horner mentisse su tutto. Una volta che se ne rese conto anche Chalerm, cambiò idea su di lui”. Fu una vittoria di Pirro, visto che a pochi mesi dall’addio di Horner anche Marko è stato costretto a fare le valigie.

Prima di congedarsi – almeno per il momento – il dottor Marko si è tolto un altro sassolino dalla scarpa. La nota stampa diffusa da Red Bull GmbH per confermare il suo addio – di cui il CEO Oliver Mintzlaff si diceva “enormemente dispiaciuto” – era “piena di sciocchezze”. E che il divorzio tra Marko e la Red Bull sia stato repentino lo dimostra anche un altro dettaglio. Marko ha spiegato di aver avvisato Max Verstappen telefonicamente del suo addio. Dice di non averlo voluto distrarre dalla lotta per il mondiale durante il weekend, ma è probabile che la situazione sia precipitata improvvisamente. Tanto da far sì che Marko già domenica sera, poche ore dopo il gran finale di Abu Dhabi, si lasciasse scappare davanti ai soliti fidati giornalisti che non era sicuro di continuare.

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