rFactor 2, la prova della BMW M8 GTE [Video]

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  • di Automoto.it
Il nostro simdriver l'ha testata nel circuito di Misano, ecco i suoi pensieri e consigli
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24 settembre 2018

Grazie alla collaborazione con Studio 397, il nostro simdriver ha potuto testare la BMW M8 GTE inclusa nell'endurance pack rilasciato dagli sviluppatori di rFactor2.

Dopo la prova della Chevrolet Corvette C7R GTE e il primo test della Porsche 911 RSR, abbiamo scelto il Misano World Circuit Marco Simoncelli come sede della nostro test, un tracciato che mette alla frusta il "gigante" tedesco.

La vettura è stata presentata il 12 settembre 2017 al Salone dell'automobile di Francoforte ed è spinta da un poderoso V8 biturbo di ben 3.981 cc in grado di erogare circa 500 CV.

Grazie alle dimensioni generose (più di 4980 mm di lunghezza, 2224 mm di larghezza ed un passo di 2880 mm) è stata ribattezzata la "Godzilla" delle GT; attualmente compete nella classe GTLM dell’IMSA WeatherTech Sportscar e nella classe GTE Pro del FIA WEC.

Come va in pista?

La configurazione trazione posteriore/motore anteriore combinata al passo di 2,880 mm rendono la BMW M8 GTE veramente ostica da guidare nel misto stretto ma più stabile nei curvoni ad alta velocità rispetto alle concorrenti.

Vettura poco intuitiva con assetto originale: richiede una guida molto tonda ed un piede molto leggero in uscita dalle curve lente mentre sorprende la velocità di punta che, nonostante le dimensioni, risulta leggermente più alta sia della Porsche 911 RSR sia della Corvette C7R (vi ricordiamo che la rapportatura del cambio è fissa).

Tuttavia, la BMW M8 può essere anche guidata "di corpo": utilizzando sapientemente il freno e avendo preso confidenza con il bilanciamento della frenata originale, sarà possibile inserire la vettura di cattiveria prendendo la corda molto più velocemente.

Non aspettatevi miracoli nei circuiti molto guidati; il passo lungo richiede un gran lavoro di assetto per tenere il passo delle concorrenti ma comunque, a parità di pilota, non risulterà mai più veloce, specialmente dell'agilissima Porsche 911 RSR.

Cosa non ci è piaciuto?

Sicuramente meno user friendly delle avversarie di pari categoria, richiede una certa esperienza per spingerla al limite.

La rapportatura del cambio è ben bilanciata e il V8 biturbo garantisce sempre una bella schiena ben sfruttabile nei circuiti medio/veloci ma, in tracciati più tortuosi, le dimensioni e la dinamica relegano la BMW M8 all'ultimo posto per piacere di guida del trio GTE.

Nota di demerito per il sound del motore, specialmente dall'abitacolo: il V8 non "suona" come dovrebbe.

Voto finale: 7,5

Per il prossimo test si passa di categoria con la Norma LMP3.

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