Ricaricare una Ferrari in 12 minuti? Per Mercedes si può fare

Ricaricare una Ferrari in 12 minuti? Per Mercedes si può fare
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Con il prototipo ELF, Mercedes inaugura una nuova era per la mobilità elettrica: un minivan sperimentale capace di raggiungere potenze di ricarica da record
13 ottobre 2025

Mercedes ha sorpreso il mondo dell’automotive con la presentazione dell’ELF, acronimo di Experimental-Lade-Fahrzeug, un progetto tanto ambizioso quanto rivoluzionario. Si tratta di un minivan elettrico che ha l’obiettivo di ridefinire i limiti tecnici e funzionali della ricarica rapida. L’ELF è equipaggiato con un sistema a doppio connettore, CCS e MCS, che gli permette di utilizzare sia la rete di ricarica standard per auto elettriche sia il Megawatt Charging System destinato ai veicoli pesanti.

Secondo quanto dichiarato da Mercedes, questo prototipo può raggiungere potenze di ricarica fino a 900 kW, il che significa che una batteria da 100 kWh potrebbe essere ricaricata completamente in appena dieci minuti. Un dato che fino a ieri sembrava fantascienza, ma che oggi dimostra quanto rapidamente stia evolvendo la tecnologia. E la cosa più sorprendente è che, nonostante la potenza in gioco, il sistema non mostra cedimenti né surriscaldamenti eccessivi.

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Un laboratorio viaggiante per il futuro dell’elettrico

Il progetto ELF non è un semplice esperimento di ingegneria, ma un vero e proprio laboratorio su ruote. Mercedes lo utilizza per testare ogni aspetto legato alla ricarica ultraveloce: dalle batterie ad alta tensione alla gestione dell’energia, dai cavi raffreddati a liquido ai connettori capaci di sopportare correnti da record. L’obiettivo è duplice: migliorare la praticità della mobilità elettrica e anticipare soluzioni che presto vedremo su modelli di serie.

Il prototipo integra anche un sistema di ricarica bidirezionale, che permette al veicolo non solo di accumulare energia, ma anche di restituirla alla rete o di alimentare una casa, un ufficio o persino un altro veicolo. È la tecnologia Vehicle-to-Grid e Vehicle-to-Load, già sperimentata in ambito industriale ma ancora rara sulle auto di produzione. Non manca la ricarica induttiva, ovvero wireless, con una potenza di 11 kW, equivalente a quella di una wallbox domestica, ma su scala molto più ampia e adatta a veicoli di diverse altezze.

Una sfida enorme tra costi, infrastrutture e tecnologia

Sebbene la prospettiva di ricaricare un’auto in 5 o 10 minuti sia incredibilmente allettante, la realtà tecnica ed economica resta complessa. Per supportare potenze di questo livello servono infrastrutture elettriche di nuova generazione, cavi raffreddati, impianti industriali e una rete capace di gestire assorbimenti energetici paragonabili a quelli di un intero edificio. Mercedes lo sa bene, ma considera questi esperimenti essenziali per avvicinare la ricarica EV alla velocità del pieno tradizionale.

Gli ingegneri della Casa tedesca parlano di componenti “quasi pronti per la produzione”, segno che la tecnologia potrebbe arrivare sulle vetture stradali entro pochi anni. Al tempo stesso, l’azienda sta valutando soluzioni alternative come la ricarica robotizzata, dove bracci meccanici collegano automaticamente il cavo di ricarica, oppure sistemi wireless a induzione integrati nel pavimento dei parcheggi. La sfida sarà rendere questi sistemi economicamente sostenibili e applicabili non solo alle supercar o ai veicoli premium, ma anche alle flotte e ai modelli più accessibili, riducendo così il divario tra innovazione e quotidianità.

Mercedes quasi come Ferrari

Non a caso, diverse case automobilistiche stanno guardando con grande attenzione a questa direzione, compresa Ferrari, che con la sua prossima supercar elettrica sta lavorando a sistemi di ricarica ultra-rapida da oltre 300 kW, con l’obiettivo di garantire tempi sempre più brevi e performance da primato. Segno che la corsa alla ricarica istantanea è ormai una sfida aperta anche tra i marchi più esclusivi, dove la velocità non si misura più solo in accelerazione ma anche nel tempo necessario per tornare in pista o su strada.

In definitiva, il progetto Mercedes ELF rappresenta un tassello chiave nel percorso verso la mobilità elettrica del futuro, una visione in cui potenza, efficienza e sostenibilità si fondono in un’unica direzione: rendere la ricarica un gesto rapido, naturale e universale. Con tecnologie di questo livello, il sogno di un pieno elettrico in pochi minuti non è più così lontano e il fatto che persino Ferrari si stia muovendo in quella direzione dimostra che la rivoluzione silenziosa dell’elettrico è ormai entrata a pieno regime.

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