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Lanciata come la versione più tecnologica e sostenibile del mitico “Geländewagen”, la Mercedes G580 con tecnologia EQ avrebbe dovuto rappresentare il ponte tra l’heritage off-road e il futuro elettrico del marchio. Ma le cose, almeno per ora, non stanno andando secondo i piani di Stoccarda.
Secondo quanto riportato da Handelsblatt, citando fonti interne alla casa tedesca, “l’auto giace come piombo nei saloni dei concessionari; è un completo fallimento”. A fine aprile 2025, le consegne della G580 si sono fermate a soli 1.450 esemplari, a fronte di oltre 9.700 unità vendute delle versioni con motore termico (benzina o diesel) nello stesso periodo. Numeri che rendono inequivocabile il confronto: la Classe G tradizionale vende quasi sette volte di più rispetto alla variante elettrica.
Il problema sembra non risiedere tanto nella qualità del prodotto: la G580 ha ricevuto ottime recensioni per la sua dinamica off-road, grazie al sofisticato sistema a quattro motori elettrici indipendenti, e offre prestazioni interessanti anche su strada. Tuttavia, con un prezzo di listino in Europa che parte da quasi 147.000 euro (oltre 162.000 dollari negli USA), un’autonomia dichiarata WLTP di 473 km (che scende a 385 km EPA) e una massa complessiva superiore ai 3.000 kg, il compromesso tra lusso e sostenibilità diventa difficile da digerire, persino per i più fedeli clienti Mercedes.
Non è solo una questione di prezzo o autonomia. Infatti, l’elettrica G580 non offre una capacità di traino, ha una portata utile limitata a 415 kg e soprattutto non ha il sound iconico del V8, elemento considerato imprescindibile da molti appassionati. Mercedes ha provato a rimediare con il sistema “G-Roar”, un suono sintetico che imita la voce del celebre V8 AMG, ma per molti non è sufficiente.
L’insuccesso commerciale della G580 sta spingendo Mercedes a riconsiderare anche i suoi piani futuri. Il cosiddetto “Little G”, ovvero una Classe G di dimensioni ridotte attesa per il 2027 e pensata inizialmente solo in versione elettrica, potrebbe ricevere anche motorizzazioni termiche.
Sempre secondo Handelsblatt, un dirigente del marchio ha confermato che si sta valutando l’introduzione di una versione con motore a combustione, sottolineando che i costi di sviluppo sarebbero “gestibili”. Inoltre, un ingegnere coinvolto nel progetto ha confermato che l’azienda è in fase di valutazione attiva.
Mercedes, da parte sua, non ammette apertamente il flop, e anzi rivendica i successi globali del modello. In una dichiarazione, Markus Nast, responsabile della comunicazione globale per la G-Class, ha affermato: “La Classe G continua a dimostrarsi popolare. Ha registrato il miglior trimestre di vendite di sempre nel Q4 2024 e ha continuato con ottimi risultati anche nel primo trimestre del 2025, con un +18% rispetto all’anno precedente. Mercedes è pronta a ogni scenario di mercato e continuerà a offrire sia versioni full electric che con motori elettrificati a combustione. Saranno i clienti a decidere cosa fa per loro.”
Tuttavia, la realtà dei numeri racconta una storia diversa: gli acquirenti della Classe G vogliono ancora sentire il ruggito del V8, e non sembrano pronti a rinunciarvi in nome della transizione elettrica.
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