Scandalo VW: arrivano le querele italiane. FT: la UE sapeva dal 2013?

Scandalo VW: arrivano le querele italiane. FT: la UE sapeva dal 2013?
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Arrivano le prime querele italiane indirizzate a Volkswagen, a seguito dell'oramai famoso dieselgate. Oltre a ciò, si palesano pesanti accuse mosse dal Financial Times all'Unione Europea
27 ottobre 2015

Le acque attorno al Gruppo Volkswagen rimangono agitate. Qualcosa si sta iniziando a muovere nel nostro paese, a seguito delle querele per il reato di truffa depositate dall'avvocato torinese Giorgio Faccio presso le procure di Milano, Cuneo, Lamezia Terme e Torino.

 

Il legale, membro dello studio Faccio-Polleri, appartiene all'associazione Eurokuris, la quale «appoggia attivamente l'iniziativa, e si fa portavoce degli interessi non solo dei privati, ma sopratutto del corretto esercizio del libero mercato. Particolare attenzione è stata posta nella scelta dello strumento giuridico attraverso il quale agire, nell'individuazione della qualificazione giuridica dei fatti oggetto di querela, oltre  all'individuazione delle singole responsabilità all'interno dell'intera rete di distribuzione commerciale.» commenta Faccio. Lo studio, inoltre, ha ritenuto di agire «nei confronti del legale rappresentante del Gruppo Volkswagen di Wolfsburg per le condotte poste in essere sia dalla Volkswagen Italia sia dai singoli concessionari coinvolti.»

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Sono oltre 700.000 le vetture del Gruppo Volkswagen coinvolte nello scandalo circolanti nel nostro paese

 

Emergono, inoltre, altri particolari interessanti sull'intera vicenda. Il Financial Times ha pubblicato una lettera risalente al 2013, recante la firma di Janez Potocnik, Commissario all'Ambiente, indirizzata ad Antonio Tajani, Commissario all'Industria, nella quale si metteva in dubbio la buonafede del Gruppo di Wolfsburg.

 

«C'è la diffusa preoccupazione che le performance delle auto sia stata calibrata su misura per rispettare di giustezza il ciclo dei test, in totale inosservanza del drammatico aumento delle emissioni al di fuori di questo stretto proposito» si legge nello scritto indirizzato al nostro connazionale. Tajani stesso, tuttavia, si difende:  «Le discrepanze non sono mai state un segreto. Proprio queste, hanno portato la Commissione a suonare ripetutamente l'allarme in vari studi e discorsi pubblicamente disponibili, e intraprendere azioni sin dal 2011 per riformare il modo in cui test sono condotti.»

 

Il gruppo liberaldemocratico Alde, chiede una Commissione d'Inchiesta dell'Europarlamento riguardante lo scandalo Volkswagen, a seguito di quanto riportato dal Financial Times. «Si chiede di indagare su ruoli e responsabilità della  Commissione e delle autorità degli stati membri nella mancata messa in atto e rispetto delle leggi Ue.» si legge nelle motivazioni dell'Alde.

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